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PESARO - Ieri davanti al collegio del tribunale di Pesaro il caso di un 51enne accusato di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Secondo l’accusa prevaricazione fisica e psicologica nei confronti della moglie, una donna di origini straniere, anche in presenza del figlio ancora minore.
Vengono contestati episodi in cui lui avrebbe colpito la moglie con calci, buttata a terra e presa per il collo.
Ci sarebbe anche stato un episodio in cui le avrebbe persino sporcato la faccia con le feci del cane. «Non è acido» le avrebbe detto. Poi sputi in faccia con disprezzo. Nel novembre del 2022 l'uomo si era attaccato al campanello perchè rivoleva la casa che aveva lasciato. Madre e figlio si erano chiusi in casa, poi l'intervento dei carabinieri e la denuncia. Mamma e figlio, oggi maggiorenne, si sono costituiti parte civile con l’avvocato Christian Guidi chiedendo un risarcimento di 50mila euro ciascuno. Anche l’associazione Gens Nova, a difesa delle vittime di violenza, si è costituita parte civile. Ma il collegio ha rigettato la costituzione. La difesa dell’imputato, rappresentata da Gherardo Saragoni Lunghi e Paola Righetti, è pronta a smontare le accuse, lo farà nel proseguo del dibattimento.
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