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PESARO - Accusato di aver abusato sessualmente della figliastra minorenne, confermata la condanna anche in appello. Ma per l’uomo è arrivato anche l’avviso di conclusione indagine per l’accusa di induzione alla prostituzione, sempre nei confronti di quella ragazzina che lo chiamava “papà”. Ieri il processo d’appello con l’imputato, in carcere dallo scorso febbraio, che ha voluto rendere dichiarazioni spontanee. Confermati gli otto anni di condanna per l’accusa di violenze sessuali nei confronti della figliastra.
Lei aveva 14 anni
Lei, tuttora minorenne, lo chiamava “papà” perché era entrato nella sua vita quando era ancora piccola. Ma dall’età di 14 anni, l’uomo, oggi 51enne operaio, avrebbe iniziato ad abusare di lei. Prima palpeggiamenti, poi contatti sempre più espliciti e spinti.
Audio registrazioni in auto
Tra questi una registrazione audio di atti sessuali consumati in auto. Stava tornando da una serata con le amiche quando è salita in auto con il patrigno. L’amica le ha acceso il registratore del cellulare e l’audio dell’orrore è finito sul tavolo della procura assieme al cellulare del 51enne. Dentro ci sarebbero state anche foto della figliastra nuda. La giovane, ritenuta credibile e affidabile, ha raccontato quanto accaduto nell’incidente probatorio. Tutto cristallizzato e portato come prova nel rito abbreviato davanti al giudice. Vengono ricostruiti anche altri episodi terribili per la ragazzina, con lui che l’avrebbe attesa coi pantaloni abbassati o sarebbe entrato in doccia con lei. Lui, difeso dall’avvocato Matteo Mattioli, ieri ha negato tutto e chiesto scusa solo per un episodio che ha ricostruito diversamente, quello dell’auto. Ha detto di aver praticato solo autoerotismo perché era furente per una sconfitta al gioco, una serata in cui avrebbe bruciato 10 mila euro.
Dovrà risarcire 50mila euro
La corte d’appello ha confermato 8 anni e 45 mila euro di risarcimento alla figliastra e 5 mila alla madre. Una storia che avrà anche uno strascico. L’uomo dovrà rispondere anche dell’accusa di induzione alla prostituzione nei confronti della figliastra. Diversi gli episodi contestati in cui lui l’avrebbe portata da adulti per prestazioni sessuali a pagamento, ma anche scambio di foto hard dietro compenso. A febbraio avrebbe organizzato un appuntamento, saltato per l’arresto del 51enne. Un caso di competenza della procura distrettuale di Ancona.
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Corriere Adriatico