PESARO - Una festa di compleanno, il divertimento degli adolescenti che va oltre il consentito e che porta a una denuncia. Perché c’è chi ha ripreso una coppia...
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E’ successo nello scorso fine settimana e le indagini si sono concluse ieri. In pratica un ragazzo che frequenta una scuola superiore pesarese ha dato una festa di compleanno invitando diversi compagni di classe e di scuola. Tutto come da copione con brindisi, auguri, regali finchè con il passare delle ore una coppia di fidanzatini si sono appartati in una stanza e hanno iniziato a scambiarsi effusioni. Un classico in queste feste. Ma non erano soli, né tantomeno indisturbati. Perché la coppia è stata ripresa e filmata con uno smartphone da un altro ragazzino che partecipava alla festa. Senza dare nell’occhio ha acceso la telecamera del telefonino e ha immortalato tutta la scena. Poi, sempre senza farsi accorgere, è tornato nel vivo della festa. Ma quel video, invece di finire nel cestino del telefono, lo ha condiviso su un gruppo WhatsApp della scuola. A mano a mano che sono arrivate le notifiche, sempre più ragazzini si sono connessi e hanno visto il filmato sul gruppo. Non sono mancati commenti e altre illazioni, finchè anche i protagonisti delle effusioni hanno visto le immagini e si sono ovviamente riconosciuti. La cosa ha scatenato un putiferio tra il gruppo di ragazzi e subito sono risaliti alla fonte di chi aveva postato il video. Del resto WhatsApp indica sempre chi scrive, chi invia foto o video. La cosa non è finita lì, anzi i due malcapitati protagonisti si sono consultati coi rispettivi genitori per capire come fare. Perché del resto si sa, i video on line possono uscire dai gruppi e diventare virali, essere condivisi su larga scala. Cosa ovviamente da evitare. I ragazzini e i genitori si sono rivolti ai carabinieri di Vallefoglia che hanno subito preso in mano il caso, analizzato i telefonini fino a risalire al responsabile. Trattandosi di minorenni, è bene non circoscrivere troppo le informazioni per evitare che i giovani possano essere riconoscibili. Dunque niente nome della scuola che frequentano o altri particolari. I carabinieri si sono presentati dal giovane e dai suoi genitori per far presente la situazione. È scattata una denuncia per interferenza illecita nella vita privata, in pratica un comma degli articoli che riguardano la violazione della privacy. Il giovane è stato segnalato alla procura dei minorenni che procederà su questo caso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico