OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
La parola d’ordine
«La parola d’ordine è discontinuità, raccolgo il testimone di Stefano Mariani, ma con la voglia di voltare pagina. La strategia? Troppo presto per parlare di progetti, il mio incarico deve essere ancora ratificato dal governatore delle Regione Acquaroli. Ma sicuramente mi impegnerò per ridimensionare la supremazia di Fiorenzuola di Focara, che molti lamentano.
Il passionario
Apre così le danze Silvano Leva, un romantico passionario della terra e della natura, la seconda vita come broker assicurativo di professione, ma con il cuore e le braccia nell’azienda agricola De Leyva da lui creata sulle prime colline di Roncaglia, alle pendici dell’area naturalistica protetta. Attività sulla carta intestata al figlio Davide, 38 anni. Un terreno che produce vino, olio e frutta, 15 ettari di proprietà e 15 in affitto, dove si organizzano anche percorsi didattici, ambientali e turistici. Al limitare del San Bartolo il neo presidente vive da sempre, la casa è a due chilometri dall’azienda, e ieri mattina nelle scarpate piantava una cinquantina di ginestre, fiore simbolo del Parco. Le profumate macchie gialle che spiccano sospese tra il verde del colle e l’azzurro del mare. Quasi un rituale di ringraziamento da solerte contadino, il suo, per due motivi che nella coincidenza hanno dell’incredibile. «Ho voluto festeggiare così la nomina alla guida del San Bartolo - racconta Leva -. Ma il 19 marzo è anche un’altra ricorrenza, non altrettanto lieta, esattamente tre anni fa sono stato ricoverato in fin di vita per Covid all’ospedale di San Benedetto del Tronto.
La ricorrenza
«I vestiti, hanno portato il telefonino e gli oggetti personali direttamente nella camera mortuaria, sono stato intubato, ho perso 25 chili, ma l’ho scampata, una volta uscito sono andato ogni giorno a camminare sulla spiaggia di Baia Flaminia. Allora non potevo immaginare che del San Bartolo sarei diventato il presidente». A distanza di 24 ore dalla elezione alla guida del Parco, per Leva non è facile anticipare il programma.
«Prima di parlare di strategie voglio ascoltare gli agricoltori e le attività produttive, i cittadini, le associazioni. Lo statuto del 2019 è da aggiornare in base alle nuove emergenze. Vanno rivisti gli obiettivi, si tratta di capire se sono sufficienti i finanziamenti e quanto spazio di manovra esiste. Voglio aprire una campagna d’ascolto. La mia ambizione è essere il presidente di tutti». Passione e tenacia. «Ho fatto notevoli investimenti nella mia azienda, valorizzando le tipicità del Parco - conclude Leva -. Ora insieme alle ginestre sto pensando a come promuovere le memorie della Linea gotica e i bunker della seconda guerra mondiale». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico