Pesaro, nonnino dà tutto alla badante ma i figli fanno causa: il giudice assolve la donna (a processo per circonvenzione di incapace)

Pesaro, nonnino dà tutto alla badante ma i figli fanno causa
PESARO L’appartamento intestato e alcuni finanziamenti aperti con le garanzie dell’anziano, a processo una 59enne di origini siciliane con l’accusa di...

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PESARO L’appartamento intestato e alcuni finanziamenti aperti con le garanzie dell’anziano, a processo una 59enne di origini siciliane con l’accusa di circonvenzione di incapace. Ma il giudice ha assolto la donna, una badante che in base alle accuse che le erano state mosse avrebbe approfittato delle condizioni di infermità psichica del suo assistito, un 78enne pesarese. Secondo l’accusa, lo avrebbe indotto a cedere il quinto della pensione per un importo di oltre 20 mila euro. Poi la delega a operare nel conto farle avere finanziamenti e a farsi lasciare in eredità la casa, facendo pagare a lui il notaio per quasi 2000 euro. I figli hanno presentato un esposto in procura a Pesaro. 

E il pm ha aperto un fascicolo contro quella badante. Sempre in base all’accusa lei lo avrebbe convinto alla cessione del quinto della pensione in suo favore, ma anche ad aprire prestiti per 11 mila euro complessivi. Infine la donna avrebbe avuto la disponibilità di operare con il bancomat del pesarese. E da qui vengono contestati vari prelievi.


Anche le spese per il cane sarebbero state pagate con il bancomat dell’anziano che assisteva. Oltre a quelle del dentista per il marito e altre voci del suo bilancio famigliare. Più altre elargizioni. Il difensore dell’imputata, l’avvocato Pamela Pasquini, ha scelto il rito abbreviato condizionato dall’ascolto di un notaio e di un avvocato. E ha contestato le accuse dimostrando che i soldi non erano finiti nel conto della donna. Che aveva anche restituito la casa. I figli non si sono costituiti parte civile. Tutto sarebbe cominciato quando la badante era entrata in casa loro per assistere la mamma malata. Ma dopo appena un mese, la madre era morta. L’incarico della badante sarebbe finito. E invece il vedovo aveva chiesto alla badante di occuparsi di lui. 

I figli


Nel frattempo, i tre figli erano venuti a sapere di quei finanziamenti a favore della badante. E del testamento con cui il padre le lasciava la propria casa. Il pm ha chiesto 1 anno 4 mesi e 20 giorni di condanna. Ma il giudice ha assolto la donna. «È stato appurato che il fatto non esistesse e la badante è stata assolta. Si chiude così una penosa vicenda durata due anni» sottolinea il legale Pasquini. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico