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Al tavolo
Al tavolo l’assessora all’Ambiente Maria Rosa Conti, l’ad di Polab Alfio Turco, il dirigente del servizio comunale Urbanistica-Ambiente Mauro Moretti, il presidente dell’Ente Parco, Silvano Leva, il capo di gabinetto del sindaco, Massimiliano Amadori e la presidente di Legambiente, Rosalia Cipolletta.
Il comitato ce la fa
Strappa quanto voleva il comitato del quartiere Montegranaro Muraglia. «Lo abbiamo sempre detto che l’antenna di via Beccaria vicina all’asilo sarebbe stata temporanea – commenta a margine Conti – siamo ormai alla scadenza del contratto con la società. Il sito di via Beccaria non rientra fra quelli che la società Polab ha previsto per i nuovi impianti 5G chiesti dai gestori, e per questo entro fine anno verrà rimossa. Sarà compito poi del servizio Suap-Urbanistica del Comune, indicare a Telecom dove spostarla. Probabile che sia presa in considerazione l’alternativa proposta dal comitato per un lotto di terreno agricolo in via Fratti». Non solo: anche l’altra contestata antenna 5G che era stata stoppata in via Kennedy sarà probabilmente collocata su via Lincoln. «Per le antenne del San Bartolo - chiosa Conti - invece la situazione è un po’ più complicata». Lo ha detto chiaramente anche, l’ad di Polab: se è vero che da 56 richieste dei gestori si è passati a 34 nuove localizzazioni, di queste, 10 situazioni non hanno un’alternativa, e fra queste ci sono l’antenna Iliad della discordia di Fiorenzuola e la seconda antenna, per ora sulla carta, chiesta da Vodafone, a poca distanza dal cilindro già installato. Copertura cilindrica, che però dovrebbe essere rimossa per ridurre almeno l’impatto visivo. «Preferiamo che siano gli enti interessati ad esprimersi e far pervenire localizzazioni alternative»: così alle domande del Parco e del quartiere San Bartolo, ha risposto l’ad di Polab. Sarà molto difficile è stato detto al tavolo far rimuovere alla società quell’antenna visibile dal borgo.
Le alternative
Non c’è una dislocazione alternativa neppure per il secondo 5G di Focara. Per questo Alfio Turco e l’assessora Conti, hanno passato la palla a sesto quartiere, Comunità del Parco e Consiglio del Parco, chiamati a riunirsi, esprimere parere, presentare le opportune osservazioni al Piano di rete nel momento della sua illustrazione in commissione e consiglio comunale, e prevedere eventuali siti alternativi.
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Corriere Adriatico