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PESARO «La variante di Largo Tre Martiri va revocata o annullata. E se si va avanti, dobbiamo essere interpellati». E il comitato di Soria porta 1000 firme in Comune. Lunedì in consiglio comunale "la resa dei conti". «Saremo presenti, almeno una ventina di persone», dice Cipolletta. Non ci sono vie di mezzo, proposte di modifica alla variante, come quella anticipata dall'assessore Della Dora, rassicurando che il Lungofoglia Caboto non verrà chiuso, che tengano. La delibera non va approvata ora. Va ripensata tutta. Punto.
Il messaggio
Questo il messaggio, in sintesi, nella lettera che ieri mattina il comitato di Soria ha depositato al protocollo di piazza del Popolo. Un documento, con destinatari l'assessore all'Urbanistica, il sindaco, il presidente del consiglio comunale e tutti gli eletti che siedono nell'emiciclo. Allegate, ci sono circa 1000 firme, con le ultime 150 sottoscrizioni aggiunte proprio nelle ultime ore. L'ultimo atto dei residenti, che ormai da qualche settimana si battono contro la variante di Largo Tre Martiri, è maturato mercoledì sera nella sala della parrocchia di Soria.
L’imbuto
«La modifica - scrivono - che si vuole apportare alla viabilità, con la chiusura dell’ultimo tratto di via Caboto e conseguente canalizzazione del traffico in via Agostini, attraverso la costruzione della bretella, andrebbe a creare un imbuto, dando luogo a lunghe file di macchine, con il rischio che, nelle ore di maggior transito, sia a rischio il passaggio dei mezzi di soccorso. Il traffico nel quartiere è notevolmente aumentato in questi ultimi anni per la frequentazione sempre più massiccia di Baia Flaminia, per le molteplici costruzioni eseguite negli ultimi tempi, le quali hanno determinato un consistente aumento di residenti, aumento che sarà ulteriormente aggravato nei prossimi mesi quando saranno abitate sia le due palazzine di proprietà Battisti (ex Radiant), sia quando edificheranno nell’area della ex scuola Mascarucci e, se la variante dovesse essere approvata così come proposta, anche dai due edifici che si ipotizzano nell’area verde prospicente via Agostini». Il comitato chiede all'amministrazione comunale di «revocare o annullare la delibera numero 103 dell’11 dicembre 2023. Qualora intenda comunque procedere alla sistemazione del comparto, prima di adottare qualunque provvedimento, chiediamo venga promosso un confronto con i residenti del quartiere, oggi rappresentati dal Comitato, secondo un processo democratico previsto anche dalle recente legislazione».
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Corriere Adriatico