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PESARO - Dal 10 gennaio in base alle nuove regole è necessario il Super Green pass per allenarsi nelle strutture private, palestre e piscine. A una settimana dalla (ri)partenza, il riscontro non soddisfa chi tiene in piedi il sistema. Federica Baioni, di Officina in Movimento, afferma: «Per i sostegni ci siamo mossi molto nel 2021 e ci sono arrivati bonifici dalla Regione. È tutto molto calmo, le palestre hanno avuto un calo almeno del 30-40% sulle frequenze per varie motivazioni. Continuiamo a rispettare le regole e non facciamo entrare liberamente, continua a esserci la paura del virus e c’è tanta gente in quarantena. E’ un momento molto difficile per noi. Aspettiamo se ci saranno dei cambiamenti». Quello delle palestre resta uno dei settori più colpiti.
«La differenza è notevole, per i contagi in giro e per le quarantene, il Super Green pass incide, una parte dei clienti entrava col tampone. Specialmente i ragazzini dai 12 anni in poi sono andati persi anche a livello agonistico. Il calo era anche precedente, non abbiamo recuperato dall’anno di riferimento 2019, eravamo già sotto e ora va peggio.
Il messaggio è: «Ridare la voglia di tornare in un luogo protetto con persone che sanno fare il proprio lavoro». La personal trainer Sabrina Cermaria, di Met Fitness, è la più propositiva e ha qualche suggerimento. «Le nuove regole portano a perdere un po’ di frequenza per il fatto che si tende ad andare meno nei luoghi dove si può incontrare gente. Per me è più semplice, perché lavoro su appuntamento e non prendo più di tre persone all’ora. La maggior parte dei clienti ha tre dosi di vaccino, ne ho persa una piccola parte. Tutti sono attenti anche a come noi disinfettiamo e sono felici di allenarsi in numero ristretto».
«Dovremmo tranquillizzare il pubblico - conclude - Ho notato che non si è abbandonata la palestra perché la si vede come un modo per stare in salute. Si cerca di trovare spazi per il benessere, l’attività fisica alza le difese immunitarie. I ristori a me sono arrivati, 3mila euro dallo Stato, di recente, e dal Comune un aiuto per i dispositivi per la sanificazione».
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Corriere Adriatico