PESARO - Quei colpi in sequenza, secchi, uno dietro l'alto li hanno sentiti in diversi nel tardo pomeriggio di Natale tra i residenti di via Bovio, ma al...
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Bruzzese.
Si è trattato di un agguato in pieno stile mafioso un'esecuzione che ha freddato l’uomo senza lasciargli la possibilità di chiedere aiuto. L’uomo è stato ucciso mentre stava entrando in auto nel garage a fianco dell'ingresso condominiale. Non ha fatto in tempo né a scendere ne a scappare. Forse nemmeno si è reso conto della trappola tesagli. I killer erano due, lo stavano aspettando e sono entrati in azione agendo in strada incuranti che qualcuno li potesse vedere. La strada era deserta, i negozi chiusi e l’unico ristorante della via, la trattoria Da Sante è a pochi metri, aveva chiuso poco tempo prima dopo il pranzo di Natale. I killer hanno esploso oltre 30 colpi gli investigatori hanno ritrovato a terra almeno 24 bossoli. Quando l’uomo è entrato nel garage lo hanno centrato alla schiena e alla testa. Poi sono fuggiti a piedi tra le viuzze della ztl. "Abbiamo sentito i colpi ma pensavamo che fossero i clienti del ristorante" che festeggiavano il Natale raccontavano alcuni residenti. Sono stati i familiari dell uomo a dare l allarme. Sul posto il 118 la polizia i vigili urbani e i carabinieri con il comandante del reparto operativo. Le indagini sono affidate al pm Francesco Narbone e all"Arma. I residenti conoscevano la vittima di vista, persona gentile ma descritta come estremamente riservata. La si poteva incontrare la mattina a prendere il caffè alla gelateria del corso.
Marcello Bruzzese a Pesaro abitava con la famiglia in una casa pagata dal ministero degli Interni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico