Pesaro, lei nega l'appuntamento, lui rivuole i 50 euro prestati: la lite finisce in tribunale

Pesaro, lei nega l'appuntamento, lui rivuole i 50 euro prestati: la lite finisce in tribunale
PESARO - Una faccenda da 50 euro legata a un prestito finisce in tribunale. E verrebbe da dire che alla fine tra le due parti contrapposte si spenderà molto di...

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PESARO - Una faccenda da 50 euro legata a un prestito finisce in tribunale. E verrebbe da dire che alla fine tra le due parti contrapposte si spenderà molto di più in avvocati e pratiche legali per recuperare l’irrisoria somma. La storia si consuma qualche tempo fa a Montecchio di Vallefoglia dove un uomo di 54 anni era inizialmente uscito con una donna con la speranza di approfondire la conoscenza e di frequentarla. Nel breve lasso di tempo in cui si erano incontrati lui le aveva prestato una piccola somma, circa 50 euro. Ma al nuovo invito di lui per uscire insieme tutto è esploso perché lei si è rifiutata e al suo no lui le ha chiesto indietro i 50 euro.


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Una richiesta che ha mandato tutto in cortocircuito ed è finito a colpi di querele. Ed è proprio la modalità che ha portato l’accusa ad aprire un fascicolo ai danni del 54enne. Perché la richiesta di riavere i soldi indietro sarebbe stata fatta, secondo le carte, con «petulanza e biasimevole motivo recando disturbo e molestia» alla donna. Come? Inviando numerosi messaggi sia sms che whatsapp anche dal contenuto minaccioso dopo che lei aveva rifiutato l’invito (e i soldi). E non è tutto perché l’uomo avrebbe anche minacciato la donna per aver subito a suo dire un ingiusto danno, quello appunto dei 50 euro non restituiti. Il tutto condito da frasi come «non sai chi sono io, sono un carabiniere in borghese, ti troverò, sono un protetto dalle forze dell’ordine, ti rovino la vita». Nelle prossime settimane si scriverà la parola fine con una sentenza che in ogni caso sarà ben più salata dei 50 euro mancanti all’appello.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico