Prende fuoco un condizionatore, paura per l'incendio nel reparto di Malattie infettive

Prende fuoco un condizionatore, paura per l'incendio nel reparto di Malattie infettive
PESARO - Prima l’odore acre, poi il fumo, quindi le fiamme. Momenti di panico sono stati vissuti ieri pomeriggio all’ospedale di Muraglia, nel reparto di Malattie...

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PESARO - Prima l’odore acre, poi il fumo, quindi le fiamme. Momenti di panico sono stati vissuti ieri pomeriggio all’ospedale di Muraglia, nel reparto di Malattie infettive, per l’incendio, percepito con questa progressione, che si è sviluppato in un ambulatorio.

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L’allarme è partito intorno alle 17,30 quando nel reparto si è avvertito l’odore e si è visto il fumo fuoriuscire da quell’ambiente, dove si svolgono attività solitamente al mattino. Affacciandosi sull’uscio della stanza, si sono viste le fiamme che si sprigionavano da un condizionatore d’aria. Ma l’emergenza è stata gestita con tempestività e in sicurezza, grazie a un primo intervento di spegnimento con gli estintori e la successiva azione dei vigili del fuoco, senza che nessuno rimanesse intossicato né tantomeno si presentasse l’esigenza di un’evacuazione.

Danni contenuti

«È tutto sotto controllo, tutto ha funzionato nel migliore dei modi - ha dichiarato alle 19 di ieri il direttore del reparto, Francesco Barchiesi -. L’incendio si è sviluppato in un ambulatorio molto lontano dall’ingresso principale e lontano da qualsiasi contatto con pazienti, medici, infermieri e operatori socio sanitari. Nella stanza, che nel pomeriggio non viene utilizzata, in quel momento non c’era nessuno. I vigili del fuoco sono arrivati subito e hanno risolto il problema in un quarto d’ora, ancora non sono in grado di valutare con precisione i danni perché c’è il fumo nella stanza, comunque non sono rilevanti».
Secondo la prima valutazione dei vigili del fuoco l’incendio è stato provocato da una causa elettrica, quindi un surriscaldamento o un cortocircuito. Gli stessi pompieri riferiscono che il fumo si era addensato in particolare in una tromba delle scale, che è stata aerata.

 

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Corriere Adriatico