Nube di fumo sulla città: l'incendio distrugge auto, moto e attrezzi agricoli nel deposito

Nube di fumo sulla città: l'incendio distrugge auto, moto e attrezzi agricoli nel deposito
PESARO - Sono da poco passate le 8 di mattina quando molti pesaresi hanno notato una densa colonna di fumo alzarsi in cielo. Una coltre nera, corposa. Il tam tam è stato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PESARO - Sono da poco passate le 8 di mattina quando molti pesaresi hanno notato una densa colonna di fumo alzarsi in cielo. Una coltre nera, corposa. Il tam tam è stato immediato, sia per capire se ci fossero conseguenze per le persone, sia per capire da dove provenisse. I Vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina a Pesaro in località Santa Veneranda, in via Bonini, per un incendio di un capanno adibito a ricovero attrezzi e automezzi. Coinvolti nell’incendio un’auto, un motocarro, alcune moto e attrezzi agricoli.

Coronavirus, 42 nuovi positivi in un giorno nelle Marche: occhio ai contagi da amici e parenti/ I numeri delle regioni

 

Erano tutti parcheggiati sotto una tettoia. Sul posto sono intervenute 2 autobotti con 9 vigili del fuoco che hanno spento l’incendio utilizzando acqua e schiuma antincendio. Una volta domate le fiamme i pompieri hanno messo in sicurezza l’area dell’incendio. Non si segnalano persone coinvolte. Le cause sono ancora in corso di accertamento ma si tratterebbe di un fattore accidentale. Secondo le prime riscostruzioni, l'ipotesi più plausibile potrebbe essere un corto circuito da cui si sarebbero dipanate le fiamme che una volta raggiunti i serbatoi avrebbero avuto un effetto moltiplicatore. I mezzi sono andati completamente distrutti così come la tettoia. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico