PESARO - Colloqui con oltre 25 detenuti, tutti ansiosi di parlare con il garante Andrea Nobili. Nei giorni scorsi la tensione tra il personale di polizia penitenziaria...
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«Ho parlato con 25 detenuti tra uomini e donne – spiega Nobili all’uscita del carcere – le criticità che ci sono a Pesaro ci sono e sono le stesse che caratterizzano molte carceri della regione e italiani. Anche se qui ho notato una presenza maggiore di difficoltà. In questo momento c’è sovraffollamento. Da giugno a oggi il numero dei detenuti è cresciuto. In particolare a Pesaro la sezione dei sex offender ha un indice importante di sovraffollamento».
I sindacati Osapp e Sappe parlavano di «un carcere allo sbando a causa di una struttura che non è più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno dell’Istituto». Nobili non entra nella questione, ma aggiunge: «Tra le altre situazioni notiamo una presenza di cittadini stranieri provenienti dal Nord Africa, forse a Pesaro in percentuale il numero è il più alto delle Marche. È chiaro che per affrontare problematiche che nascono dal multiculturalismo è necessario intervenire con mediatori culturali. Un’esigenza reale. Così come occorre rispondere alla presenza soggetti con tossicodipendenze che non sono pochi e alla presenza di persone con problemi psicologici-psichiatrici». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico