Pesaro, l’ex irrompe in casa e lei si barrica in cucina. L’uomo, arrestato, era già stato segnalato per stalking
di Luigi Benelli
PESARO Lo vede entrare in casa, lei si barrica in cucina mettendo un tavolo fra la porta e il suo ex, in preda a scatti d’ira. Ieri mattina la convalida dell’arresto...
PESARO Lo vede entrare in casa, lei si barrica in cucina mettendo un tavolo fra la porta e il suo ex, in preda a scatti d’ira. Ieri mattina la convalida dell’arresto per un 49enne pesarese accusato di violazione di domicilio. L’uomo era stato denunciato per stalking e maltrattamenti l’8 marzo scorso, proprio nel giorno della festa della donna.
Rapporto turbolento
Il rapporto turbolento con l’ex convivente era arrivato al capolinea tra continui litigi e presunte prevaricazioni. Tanto che lei lo aveva denunciato. Ma nelle settimane successive lei aveva ritirato la querela e il caso era stato archiviato. Per qualche settimana si sarebbe allontanato da casa, ma pare che negli ultimi tempi abbia provato a riallacciare un rapporto. Domenica sera l’uomo, probabilmente ancora in possesso delle chiavi di casa, era entrato nell’abitazione della ex mettendo tutto a soqquadro. Di qui un primo intervento della polizia chiamata dalla donna. Ma il giorno successivo, lunedì, l’uomo è tornato nell’abitazione nel quartiere di Pantano. Avrebbe preso a calci la porta del condominio e quella di casa, poi è riuscito a entrare. In questo momento la donna, una pesarese di 45 anni, è stata veloce a scappare in cucina e chiudersi dentro. Per evitare che lui potesse sfondare la porta, in preda a scatti di ira e urla, ha preso il tavolo e lo ha posizionato davanti alla maniglia. Contestualmente ha chiamato i carabinieri che si sono precipitati sul posto e lo hanno trovato in casa.
La convalida
Di qui è scattato l’arresto per violazione di domicilio aggravata dal fatto di essere rimasto dentro l’abitazione contro la volontà della donna. E per maltrattamenti in famiglia. Ieri mattina l’udienza di convalida dell’arresto, con l’indagato difeso dall’avvocatessa Martina Angelini, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice si è riservato la decisione sulla misura cautelare.