Pesaro, Monaco tradito dal cuore Domani i funerali del giovane papà

Diego Monaco
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PESARO - «Per noi il problema si è verificato nel cuore: potrebbe essersi trattato di un infarto». L’autopsia sul corpo di Diego Monaco, eseguita dal dottor Lorenzo Marinelli, medico dell’istituto di medicina legale di Ferrara, è durata due ore. Dalle 10.30 alle 12.30. I consulenti della famiglia Monaco, al termine dell’esame autoptico, avrebbero individuato nel restringimento della vena aorta e nel cuore segni inequivocabili del decesso. Il ctu della Procura non ha rilasciato dichiarazioni: avrà 60 giorni per rendere note le cause della morte di Diego Monaco, avvenuta a soli 37 anni alle 4.40 del 3 novembre, all’interno della sua casa di Montecchio, dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso di Pesaro alle 23.56.

È stata l’ennesima lunga giornata di strazio per la famiglia Monaco. Di prima mattina, in Procura, erano avvenuti i conferimenti di rito per l’esame autoptico: al dottor Marinelli come consulente tecnico d’ufficio, mentre la famiglia Monaco, attraverso il legale Anna Fusco del foro di Torre Annunziata, aveva nominato come medico legale il dottor Sergio Infante di Castellammare di Stabia e, come specialista in cardiochirurgia, il dottor Piermario Olivero di Torre del Greco. Una scelta precisa, questa, a sostegno della tesi portata fin qui avanti: «Diego Monaco sarebbe morto per un problema cardiaco non accertato» e in quella maledetta notte, secondo la famiglia, i legale e i medici di parte, «andava tenuto sotto osservazione». L’ipotesi di reato è di omicidio colposo. I due medici dell’Azienda ospedali riuniti Marche Nord iscritti sul registro degli indagati come atto dovuto, i dottori del pronto soccorso Tiziana Mesiti e Tommaso Raichi, si sono affidati rispettivamente agli avvocati Gemma Piero e Carlo Rampino di Pesaro. Entrambi hanno nominato come consulente di parte il dottor Mauro Pesaresi dell’Istituto di medicina legale di Ancona.

La salma, dopo l’esame autoptico, è stata restituita alla famiglia. I funerali si terranno quasi sicuramente domani: questa mattina, infatti, dovrebbe arrivare il nullaosta per la cremazione che avverrà a Torre Annunziata. L’addio si consumerà nel pomeriggio a Trecase, in provincia di Napoli, nella chiesa Sant’Antonio da Padova.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico