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PESARO - Tamponi in farmacia, andamento costante, ma in lieve calo. «Le notizie sull’ipotesi di prorogare l’obbligo del Green pass nel nuovo anno stanno spingendo più persone a vaccinarsi», dice Pieri, presidente Aspes (e farmacie comunali). Aumentano in provincia le strutture private che effettuano i test, ora sono 75, riferisce Golinelli di Federfarma. Tre settimane fa l’avvio dell’obbligo del Green pass nei luoghi di lavoro, che aveva comportato una richiesta esponenziale di tamponi nelle farmacie, comunali e private, per ottenere la certificazione verse anche se non vaccinati.
L’afflusso si mantiene sostenuto, come riferiscono le associazioni del settore farmacisti, ma non c’è più una crescita della domanda, piuttosto si registra un calo.
Il caso San Salvatore
«L’andamento è costante, ma sta un po’ diminuendo - afferma il presidente Federfarma Pesaro-Urbino Stefano Golinelli, titolare della farmacia Antonioli - Questo, perchè le persone si stanno vaccinando di più».
L’interrogazione
«Non si fa riferimento ai tamponi rapidi utili ai fini del Green pass, che hanno già un costo calmierato deciso nell’accordo tra Governo e associazioni sindacali dei farmacisti - puntualizza Pieri - Il prezzo è di 15 euro come tetto massimo, poi c’è chi lo abbassa un po’, anche in base alle capacità logistiche ed esigenze di personale di ogni struttura. Ma nell’interrogazione si parla dei tamponi rapidi di tipo autodiagnostico, che si possono trovare anche al supermercato o su Amazon, e si utilizzano più che altro per un’autoanalisi. Hanno un’affidabilità del 40% e non sono validati dall’Aifa, tanto che non servono per ottenere il Green pass. Noi li teniamo in qualche farmacia, non in tutte, ad un costo di 9 euro, ma la nostra scelta è stata quella di puntare il più possibile sui temponi che garantiscono una tracciabilità e aiutano a contenere l’espansione della pandemia».
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