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La partenza
«Come fatto per la sperimentazione in atto – anticipa l’assessore all’Operatività Enzo Belloni - prima di estendere la nuova modalità di raccolta al resto del quadrivio, la presenteremo ai cittadini, alle attività e al quartiere. Sarà importante, e sempre più facile così collaborare per una Pesaro 2024 più sostenibile e pulita». I risultati di questo anno di sperimentazione nel primo quadrante della Ztl (via Del Moro, via Giordano Bruno, via Spada, Via Morselli, via Borgomozzo e via Nobili) sono molto positivi spiega Franco Macor, responsabile del servizio Divisione Ambiente di Multiservizi. Ad aver ritirato la tessera magnetica per conferire nella batteria dei sei cassonetti, quasi il 75 per cento delle utenze attive. Fra umido, carta, plastica e vetro dall’ottobre 2022 ad oggi, sono stati registrati circa 170 mila conferimenti e una media di 465 giornalieri pari a circa 19 conferimenti ogni ora da parte di utenti-residenti e attività economiche o di pubblici esercizi.
Le curiosità
Fra le curiosità evidenzia Macor, i residenti nella fascia interessata, preferiscono conferire i rifiuti a metà mattinata con la massima affluenza tra le 10 e le 11 mentre le utenze non domestiche ricorrono alle isole ecologiche informatizzate tra le 18 e le 19.
Le criticità aperte
Ci sono però cose che andrebbero migliorate non tanto per le ecoisole intelligenti, sostengono attività e residenti ma per le isole ecologiche schermate, non adeguatamente controllate o prive di videosorveglianza, come rimarcano i ristoratori e residenti all’angolo fra via Cattaneo e via Borgomozzo. Dall’altra ci sono residenti-utenti che invitano l’azienda subappaltatrice che gira di notte, a non vanificare la raccolta, come scrive sul social all’assessore Belloni, Alessandro Ottaviani residente nel centro.
I controlli
«Accade che l’operatore di notte e con il mezzo apposito per girare in centro al di fuori dalle ecoisole, fa un primo giro per la raccolta dell’umido, ma poi senza andare a svuotare, riparte con il secondo giro per la plastica, poi la carta e infine raccoglie l’indifferenziato. Facendo così però si mischia tutto, eppure noi utenze domestiche paghiamo la differenziata per come dovrebbe essere. Ciò non accade nelle le smart dove lo svuotamento è in capo a Multiservizi ma dove opera la subappaltatrice spesso è un disastro. Ci sono foto e filmati video a testimoniarlo, e per questo si fa appello ad un maggior controllo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico