PESARO - Finiscono a processo per un armadio, una porta e altri mobili. Il valore è tutt’altro che rilevante, ma lo scambio di accuse è quello di...
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Il fatto risale a qualche mese fa. In pratica, secondo quanto emerso, la proprietaria di casa aveva concesso l’abitazione in affitto a un uomo. Ma dopo qualche tempo era incappata in un pignoramento. Una storia molto intricata in cui nel frattempo l’inquilino era uscito e la signora era tornata in possesso dell’abitazione uscendo dalla situazione di pignoramento. Una volta rimesso piede in casa, si è accorta che mancavano dei mobili. Il tutto per un valore di circa 2-3000 euro. Tra questi una sedia, un armadio e persino una porta. Qui è nato tutto l’inghippo con la querela verso l’inquilino che aveva usufruito della casa, colpevole, a dire della signora, di essersi portato via i mobili in questione. Dunque il capo di imputazione è quello dell’appropriazione indebita. Ma dall’altra parte tutto viene negato non solo a parole, ma anche a fatti perché il signore in questione ha presentato querela per calunnia nei confronti della sua ex affittuaria. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico