PESARO – Una trappola artiginale per catturare piccoli uccelli, con esca un esemplare protetto: uno straniero finisce nei guai. ...
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Il personale del Nipaf (nucleo investigativo di Polizia Ambientale e Forestale) ha sorpreso un algerino mentre era intento a cacciare fringillidi con mezzi vietati in pieno giorno, sequestrando un cardellino utilizzato come richiamo. Aveva realizzato una trappola artigianale posizionata nei pressi di una gabbia in cui era richiuso un cardellino (carduelis carduelis) privo di anello (verosimilmente catturato illecitamente), composta da un rametto in cui erano stati inseriti dei bastoncini ricoperti di materiale colloso al fine di catturare altri volatili. Sorpreso in flagranza di reato, l’indagato si è mostrato collaborativo, significando di non aver compreso il disvalore della propria condotta e giustificandosi dicendo che l’attività, nel suo paese di origine, è una prassi comunemente accettata.
Quella del cardellino è una specie particolarmente protetta dall’art. 2 comma 1 lettera c) della legge italiana sulla caccia (L. 157/1992) e la sua cattura in natura e l’illecita detenzione sono punite con l’arresto da due ad otto mesi e con l’ammenda fino a 2.065,00 €, mentre la caccia con mezzi vietati prevede un’ammenda fino a 1.549,00 €. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico