Pesaro, allarme caditoie chiuse da foglie e detriti: appello ai residenti, eccome segnalare

Pesaro, allarme caditoie chiuse da foglie e detriti: appello ai residenti, eccome segnalare
PESARO Pulizia delle caditoie sotto controllo, appello ai cittadini per segnalare i tombini otturati, critiche alla disattenzione per i rifiuti dei cantieri che finiscono nei...

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PESARO Pulizia delle caditoie sotto controllo, appello ai cittadini per segnalare i tombini otturati, critiche alla disattenzione per i rifiuti dei cantieri che finiscono nei pozzetti. L’alluvione insegna e mette in allerta il Comune per liberare le griglie stradali da fronde, aghi di pino, fogliame, fango, detriti, sabbia e scarti di lavori edilizi. Anche perché il violento turbine di vento misto a pioggia di sabato ha messo a rischio di occlusione più punti della rete stradale.  


La vigilanza


L’assessore alla protezione civile Enzo Belloni ha il polso della situazione: «Il problema delle caditoie pluviali è uno dei tanti pericoli sui quali stiamo vigilando, la pulizia dei chiusini lungo le strade rappresenta un intervento che il Comune fa costantemente insieme a Marche Multiservizi, gestore della rete fognaria - afferma Belloni -. Sappiamo bene che questi dispositivi svolgono il fondamentale ruolo di collegamento tra la sede viaria e le canalizzazioni sotterranee, intercettando le acque meteoriche. Il guaio sono le fronde degli alberi, gli aghi di pino e il fogliame che sono caduti per il maltempo, incanalandosi verso le migliaia e migliaia di tombini della città. Va sottolineata anche la scarsa sensibilità di chi opera nei cantieri per lavori edilizi privati e pubblici, su questo punto invitiamo le ditte ad adottare particolari accorgimenti nello smaltimento di detriti, scarti e materiali di risulta. Infine un appello ai cittadini per segnalare eventuali intasamenti che potrebbero danneggiare le abitazioni. L’attenzione è alta e stiamo lavorando per evitare problemi». 


Intanto a lanciare l’allarme sui rischi idrogeologici legati ai mancati interventi di pulizia delle caditoie e dei fossi di scolo, si fanno avanti i blogger di “La nostra Pesaro”: «Abbiamo tutti negli occhi e nel cuore quanto successo nella vicina Cantiano e nelle altre località marchigiane colpite dall’alluvione - dichiara il comitato cittadino -. Probabilmente sono zone a forte rischio di esondazioni, in quanto caratterizzate dalla presenza di corsi d’acqua superficiali e da una orografia particolarmente critica. 


Il dubbio


«A Pesaro riscontriamo una condizione più rassicurante, ma questo non significa che possiamo disinteressarci del problema, specialmente quando le nostre fognature risultano dotate di caditoie intasate che limitano sensibilmente la raccolta delle acque meteoriche». In passato «abbiamo ritenuto opportuno verificare la condizione dei chiusini di un’importante strada in un quartiere di Pesaro - afferma l’associazione -, c’è il forte dubbio che oggi le condizioni non siano molto diverse, in quanto non abbiamo mai visto un cantoniere ripulire le caditoie in nessuna parte della città. Saremmo ben felici di sbagliarci, ma se così non fosse ci chiediamo cosa potrebbe succedere se ci dovesse cadere addosso la metà della pioggia che ha devastato le località colpite”. Infine ”La nostra Pesaro” lancia un appello ai cittadini per senso di responsabilità. «Ci raccomandiamo di verificare le condizioni delle caditoie che si trovano in prossimità delle abitazioni e magari riferire al nostro gruppo social». 

 

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Corriere Adriatico