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Aveva 100 anni ed un attaccamento alla vita davvero straordinario: Alfredo Boiani, uno dei pionieri dello sviluppo turistico di Pesaro, si è spento a Natale, a causa della sua cardiopatia, dopo una vita spesa per la valorizzazione e modernizzazione della spiaggia pesarese, che alla soglia degli anni ‘50 era gestita proprio dall’Azienda di Soggiorno, come racconta Franco Andreatini nel libro intitolato Ritratti in Bianco e nero.
«Fino all’anno scorso era riuscito ad andare ancora al mare e aveva anche nuotato un po’ - racconta il figlio Gianfranco - magari con una lentezza che lui stesso lamentava, ma con quella passione per il mare e per la vita che erano stati della sua giovinezza e davanti a quella spiaggia a cui ha dedicato tutto il suo impegno professionale». Gianfranco è un regista e autore, tra l’altro, del documentario del 2012 Schiavi del Terzo Reich dove uno dei protagonisti era proprio papà Alfredo che raccontava la sua esperienza come internato nei lager nazisti, a causa della cattura dopo l’8 settembre del 1943 e da cui fuggì, in maniera rocambolesca qualche giorno prima della fine del conflitto.
Abitava da ragazzo di fronte al mare in via Amendola e prima di partire come militare e poi soldato per la guerra faceva le gare di nuoto nel porto canale. La sua passione per il mare era infinita e per questo negli anni ’50 andava spesso a Rimini, con la sua Vespa 150 VL2, per studiare come la Romagna stava organizzando il suo sviluppo turistico e trarne spunto per valorizzare la sua città. Introdusse nuove idee, in particolare sull’organizzazione della spiaggia con gli ombrelloni che sostituivano le tende e la disposizione delle cabine in cemento così come le vediamo ancora oggi. Ma non solo: fu anche tra gli organizzatori di spettacoli, mostre e concerti di musica classica e di musica leggera, tra cui il Festival della Canzone, manifestazioni che a livello nazionale ed europeo promuovevano l’immagine della città. Pesaro, infatti, come la costa romagnola divenne, in quegli anni, una delle mete preferite del turismo del nord Europa e soprattutto della Germania.
Essendo nato il 1 luglio del 1920, amava festeggiare il suo compleanno alla Festa del Porto, che cade nella prima domenica di luglio, alla quale non è mai mancato partecipando anche al corteo delle barche che uscivano dal porto per andare a depositare la corona di alloro in onore dei caduti in mare. Nel 2008 i Marinai di salvataggio di Pesaro gli consegnano il premio “Bagno sicuro” per l’impegno profuso per la sicurezza della balneazione. Il funerale è previsto oggi, alle ore 15, presso la Chiesa di Santa Maria del Porto.
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Corriere Adriatico