Pesaro, evasione fiscale, la Finanza denuncia Augusto Bezziccheri della Isofom. Non è la prima volta. Sequestrati 800mila euro

PESARO - Accusato di aver evaso 811mila euro tra Iva e Ires, scatta il maxi sequestro preventivo e la denuncia per Augusto Bezziccheri, 73enne titolare della Isofom. E non...

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PESARO - Accusato di aver evaso 811mila euro tra Iva e Ires, scatta il maxi sequestro preventivo e la denuncia per Augusto Bezziccheri, 73enne titolare della Isofom. E non è la prima volta. Nei giorni scorsi i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Pesaro, su disposizione del gip, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo, per un importo di oltre 800.000 euro, del denaro presente nei conti correnti bancari nella disponibilità dell’indagato, 73enne titolare della Isofom, resosi responsabile di una consistente evasione fiscale.

 

Atto conclusivo

L’esecuzione del provvedimento rappresenta l’atto conclusivo di un’articolata attività di polizia giudiziaria e tributaria eseguita dai militari del Nucleo Pef nei confronti dell’azienda dell’area industriale di Borgo Santa Maria operante nel settore della fabbricazione di profilati in plastica, che ha condotto alla scoperta di gravi irregolarità fiscali nel comparto dei tributi diretti e indiretti. Le indagini delle Fiamme gialle, svolte attraverso una mirata attività di intelligence nonché un’analitica disamina di aspetti gestionali, dinamiche dei rapporti economico-commerciali della società e l’incrocio delle notizie presenti nelle banche dati, hanno svelato uno schema di frode ingegnato dallo stesso imprenditore che, avvalendosi dell’interposizione di una società, riusciva a ottenere indebiti vantaggi fiscali derivanti dalla contabilizzazione di costi scaturiti proprio dai fittizi rapporti economico-commerciali con quest’ultima, riuscendo in tal modo a evadere il fisco.

I controlli

In pratica i finanzieri hanno controllato un’azienda che risultava fornitrice di merce, ma quest’ultima sarebbe stata troppo piccola per quei quantitativi e fatturati. Così le fatture sarebbero state gonfiate per scaricare l’Iva e abbassare l’imponibile risparmiando 800mila euro: l’evasione contestata. Il Gip ha accolto la tesi della Procura e ha emesso il decreto di sequestro preventivo per equivalente di denaro e beni. Delegati al Nucleo di Polizia Economico-finanziaria tutti gli ulteriori accertamenti indispensabili per una ricostruzione della capacità patrimoniale e finanziaria dell’indagato ed è stato così possibile sottoporre a sequestro disponibilità liquide presenti sul conto corrente bancario.

I precedenti

Bezziccheri era già stato condannato a 4 mesi per evasione nel 2012. Divenuta definitiva stava scontando gli arresti domiciliari quando era stato sorpreso fuori dall’abitazione: motivo per cui aveva finito gli ultimi giorni di condanna in carcere. Nel 2021 era finito nuovamente a processo per una contestata evasione di 4 milioni di euro. L’operazione condotta testimonia l’impegno dellaFinanza nel settore del contrasto agli illeciti economico-finanziari, con particolare riferimento alle frodi perpetrate attraverso l’utilizzo di fatture false.

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Corriere Adriatico