Addio alla bambina di 4 anni morta al Salesi stroncata con il Covid da una polmonite batterica: con i genitori lascia 4 fratellini

La rianimazione del Salesi
PESARO - La vita accolta con gioia e ogni giorno vissuto come un dono. È stato questo fino a martedì scorso l’atteggiamento dei genitori della bambina pesarese...

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PESARO - La vita accolta con gioia e ogni giorno vissuto come un dono. È stato questo fino a martedì scorso l’atteggiamento dei genitori della bambina pesarese positiva al Covid-19 affetta da una grave polmonite di origine batterica morta all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona. Ogni giorno dei suoi 4 fragilissimi anni è stato per i genitori una conquista, ottenuta con tenacia e coraggio, e soprattutto lo è stato per lei, segnata da un’impietosa malattia cromosomica: la trisomia 18.

 


«Doveva morire il primo giorno di vita secondo la previsione dei medici - racconta il sacerdote della parrocchia del quartiere di Pesaro dove la famiglia vive - invece ogni anno d’estate era venuta in gita con noi nel gruppo parrocchiale insieme alla sua famiglia». 


Una famiglia numerosa, vivace e allegra come può esserlo quella dove ci sono cinque bambini, di cui la piccola vittima dell’accanimento severo di più patologie era la minore. La mamma è casalinga e il papà è un tecnico dipendente di una grande azienda meccanica del territorio. La loro genitorialità, già solidamente formata con i precedenti 4 figli, è stata consapevole di fronte all’infausta diagnosi prenatale per l’ultima concepita, nel cui feto era stata individuata una copia aggiuntiva del cromosoma 18. Un’anomalia genetica che comporta gravi disabilità psicofisiche e riduce radicalmente le aspettative di vita, tanto che solamente il 5-10% dei bambini supera il primo anno di vita, come ha comunicato il direttore della rianimazione del Salesi, che ha avuto in cura da domenica scorsa la bambina ed è rimasto toccato dalla sua vicenda. 


Nella serata di sabato la piccola aveva manifestato una grave insufficienza respiratoria tanto che alle 2 di notte dalla sua casa era stata allertata l’ambulanza del 118 che l’aveva portata al pronto soccorso di Fano, dove è attiva la guardia pediatrica. Lì era giunta già priva di coscienza. L’avevano trattata un medico rianimatore e un pediatra, che avevano disposto il trasferimento urgente al Salesi di Ancona. Nei due giorni seguenti la bambina aveva risposto alla terapia antinfettiva ma il quadro respiratorio era rimasto precario, fino a comprometterne la funzione cardiaca.


Ieri sera nella parrocchia si è recitato il rosario e questo pomeriggio alle 16 si celebrerà il funerale. 


«Tutta la comunità è sempre stata vicina a questa famiglia e i bambini sono inseriti nel nostro gruppo scout», sottolinea il parroco. Oggi ci sarà un abbraccio corale per testimoniare ai genitori e ai fratelli, rimasti privi di un bocciolo di vita, tutto l’affetto e la solidarietà di cui il quartiere è capace.

 

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Corriere Adriatico