PESARO - La vita accolta con gioia e ogni giorno vissuto come un dono. È stato questo fino a martedì scorso l’atteggiamento dei genitori della bambina pesarese positiva al Covid-19 affetta da una grave polmonite di origine batterica morta all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona. Ogni giorno dei suoi 4 fragilissimi anni è stato per i genitori una conquista, ottenuta con tenacia e coraggio, e soprattutto lo è stato per lei, segnata da un’impietosa malattia cromosomica: la trisomia 18.
«Doveva morire il primo giorno di vita secondo la previsione dei medici - racconta il sacerdote della parrocchia del quartiere di Pesaro dove la famiglia vive - invece ogni anno d’estate era venuta in gita con noi nel gruppo parrocchiale insieme alla sua famiglia».
Una famiglia numerosa, vivace e allegra come può esserlo quella dove ci sono cinque bambini, di cui la piccola vittima dell’accanimento severo di più patologie era la minore.
Nella serata di sabato la piccola aveva manifestato una grave insufficienza respiratoria tanto che alle 2 di notte dalla sua casa era stata allertata l’ambulanza del 118 che l’aveva portata al pronto soccorso di Fano, dove è attiva la guardia pediatrica. Lì era giunta già priva di coscienza. L’avevano trattata un medico rianimatore e un pediatra, che avevano disposto il trasferimento urgente al Salesi di Ancona. Nei due giorni seguenti la bambina aveva risposto alla terapia antinfettiva ma il quadro respiratorio era rimasto precario, fino a comprometterne la funzione cardiaca.
Ieri sera nella parrocchia si è recitato il rosario e questo pomeriggio alle 16 si celebrerà il funerale.
«Tutta la comunità è sempre stata vicina a questa famiglia e i bambini sono inseriti nel nostro gruppo scout», sottolinea il parroco. Oggi ci sarà un abbraccio corale per testimoniare ai genitori e ai fratelli, rimasti privi di un bocciolo di vita, tutto l’affetto e la solidarietà di cui il quartiere è capace.