L'assessore Pozzi: «Telecamere potenziate, a bilancio 100mila euro: si parte dai Cappuccini»

«Telecamere potenziate, a bilancio 100mila euro: si parte dai Cappuccini»
PESARO  - Due telecamere in arrivo in uno dei luoghi dello spaccio e del bivacco cittadino. Ma anche un intervento all’infrastruttura digitale che permetterà di...

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PESARO  - Due telecamere in arrivo in uno dei luoghi dello spaccio e del bivacco cittadino. Ma anche un intervento all’infrastruttura digitale che permetterà di avere immagini più nitide, ad alta definizione per identificare meglio eventuali spacciatori o autori di reati. Parliamo dell’area del sottopasso dei Cappuccini, nel lato verso la stazione e del parco delle Rimembranze e verso il lato del Miralfiore.

 

A spiegare il progetto è l’assessore Riccardo Pozzi.«Mercoledì abbiamo fatto un sopralluogo con gli architetti del progetto Sprint, bando per le periferie, insieme alla polizia locale nella persona del vicecomandante Guerra per la verifica dei punti in cui istallare due nuove telecamere. La prima sarà collocata in prossimità del sottopasso dei Cappuccini (tra il monumento alla Resistenza e il sottopasso) e l’altra nel lato Miralfiore. Abbiamo richiesto un preventivo alla ditta e i due occhi elettronici verranno installati entro la primavera. La riteniamo una zona in cui concentrare l’attenzione e sulla quale l’Amministrazione ha previsto un intervento condiviso con la Prefettura».


Tutta l’area sarà riqualificata attraverso il bando delle periferie e progetto sprint che porterà anche un ponte ciclopedonale sul Fiume Foglia. «Proprio in relazione a questi futuri interventi abbiamo scelto i luoghi più adatti per installare le telecamere – spiega pozzi – anche in relazione alla città che verrà». Ad oggi si contano 125 telecamere di contesto e 11 di lettura targhe, a cui verranno aggiunte altre 8 occhi elettronici Traffic Scanner, ovvero con un innovativo software che possiede la duplice funzione di lettura e riconoscimento delle targhe di tutti i paesi europei. «Avremo quindi una cinta di sorveglianza in tutti gli ingressi della città così da poter controllare all’istante eventuali ingressi di auto segnalate dalle forze dell’ordine». Le zone sono Soria, porta d’accesso al San Bartolo, lungo la direttrice di Borgo Santa Maria per monitorare i passaggi da e verso l’Urbinate. Dispositivi anche nello snodo in ingresso fra zona Baratoff e ospedale di Murgalia ed ancora occhi elettronici fra strada dei Cacciatori e il quartiere di Villa Fastiggi, Campanara e strada Montefeltro, in prossimità della rivendita Obi, andando a potenziare l’entrata e l’uscita dal casello dell’A14. 


Nel 2021 il progetto videosorveglianza continuerà come spiega Pozzi. «Abbiamo risorse a bilancio per implementare i servizi di controllo che organizzeremo insieme alla Questura e Prefettura. Abbiamo a bilancio 100 mila euro che utilizzeremo per queste due telecamere e altre da posizionare sempre nella zona intorno al parco Miralfiore e in alcuni parchi dei quartieri. Ma una parte della cifra servirà a migliorare l’infrastruttura digitale di trasmissione delle immagini al comando della polizia locale. L’obiettivo è avere una più alta qualità delle immagini sulla rete, così da poter identificare meglio eventuali autori di reati, come spaccio o vandalismi».


Resta sempre aperta la possibilità che i condomini dotati di videosorveglianza possano collegarsi alla rete delle forze dell’ordine. «Siamo sempre pronti a collaborare e collegare le immagini purché inquadrino aree pubbliche. In questi casi va gesta la proprietà delle immagini e la questione della privacy, ma fare rete coi cittadini è sempre molto importante». 

 

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Corriere Adriatico