«Sul parco non cedo, il Miralfiore è più sicuro». L'assessore Belloni difende i suoi provvedimenti dalle critiche

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PESARO Che il parco Miralfiore fosse argomento da campagna elettorale era praticamente una prospettiva “telefonata”, come altrettanto “telefonati” sono gli “alert” che l’assessore Enzo Belloni, per la terza volta a capo della lista civica “Una Città in Comune” da lui fondata, sta mandando. Gli ambientalisti lo attaccano, ma lui replica e non cede: sulla gestione del parco rivendica le scelte fatte. Ancora una volta nel mirino è finita la pulizia del sottobosco.

 

«Di nuovo un “attacco” al parco Miralfiore - scrive Belloni - dopo che nei mesi scorsi è stata effettuata un’ampia pulizia del sottobosco, soprattutto nelle zone meno praticabili. Una decisione presa in pieno accordo con le autorità di pubblica sicurezza».

«Si tratta di un’azione - argomenta - che permette ora di accorgersi facilmente che in alcuni punti ci sono siringhe per terra, pipe artigianali, carta stagnola, fazzoletti sporchi di sangue: strumenti abituali per chi fa uso di certe droghe. Così come ora è più facile, di notte e di giorno, vedere presenza e passaggi di persone dedite allo spaccio e dei loro “clienti”. Per la conferma, basta chiedere a chi risiede nelle case intorno al parco». «Non sono abituato a nascondermi – commenta ancora Enzo Belloni - ci sono persone “sbagliate” che frequentano il Parco, compiendo attività illegali. Ma voglio ricordare a tutti come abbiamo agito negli ultimi quattro anni per trasformare il Miralfiore, rendendolo vivibile, aprendolo alle famiglie, “complicando” di fatto la vita a chi lo riteneva territorio di sua esclusiva competenza. Siamo intervenuti con pulizia generale e taglio periodico dell’erba, abbiamo sviluppato un’area giochi, dotandola anche di attrezzi speciali, c’è un’area per ginnastica libera. Organizziamo visite guidate per adulti e bambini, così come portiamo anche i più piccoli a scoprire la meraviglia delle parti “protette”, per conoscere meglio la flora e la fauna. Abbiamo destinato il bar al Progetto Utopia, con una preziosa valenza sociale».

E ancora: «Il parco - puntalizza - ospita eventi continui sui prati e nell’arena. Recentissimo il successo straordinario delle “Lucciole” di notte, mentre sono in programma molti altri appuntamenti. Il parco è cambiato: è bello e attrattivo, le persone l’hanno capito, l’apprezzano e lo frequentano, in grande numero e con grande piacere. Ma forse qualcuno preferiva che rimanesse un luogo misterioso e inaccessibile. O meglio, accessibile solo alle persone “sbagliate”. Beh, su questo non sono affatto d’accordo e continuerò sempre a contrastare questo pensiero distorto».

 

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Corriere Adriatico