Amianto, troppi siti da bonificare a Pesaro: battaglia politica bipartisan in consiglio

Amianto, troppi siti da bonificare a Pesaro: battaglia politica bipartisan in consiglio e la battaglia politica è bipartisan
PESARO Nella lotta contro l’amianto non ci sono steccati politici. Un impegno per la mappatura e la bonifica, e non solo, si sono assunti sindaco e giunta con...

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PESARO Nella lotta contro l’amianto non ci sono steccati politici. Un impegno per la mappatura e la bonifica, e non solo, si sono assunti sindaco e giunta con l’approvazione all’unanimità in consiglio comunale della mozione presentata da Emanuele Gambini, della lista civica “Prima c'è Pesaro” di centrodestra. Un atto di indirizzo che ha fatto suo l’emendamento del consigliere di maggioranza Michele Gambini (Pd) che coinvolge anche la Regione nella “task force” contro la sostanza cancerogena di cui fanno parte l’Arpam, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale nelle Marche, e l’azienda sanitaria Ast 1 Pesaro Urbino. 

L’impegno

Gli amministratori comunali si sono assunti il compito di realizzare, secondo le linee guida della mozione che ha trovato tutti d’accordo nella seduta del 15 gennaio, a «considerare l’amianto come un vero e proprio tema legato alla salute dei cittadini e dell’ambiente, quindi soggetto in massimo grado all’attenzione e al controllo da parte del Comune». Secondo impegno-obbligo è quello di «presentare un elenco aggiornato degli edifici pubblici (per esempio scuole e palestre) che hanno una copertura in amianto o manufatti pericolosi nelle vicinanze». E a «predisporre al più presto tutte le iniziative per un piano di bonifica contro l’eternit presente nel territorio».

In ultimo «intensificare il coinvolgimento di cittadini e associazioni sulle criticità ambientali e le loro soluzioni». Il rischio per la salute è molto elevato in caso di respirazione o ingerimento attraverso sostanze contaminate (in primo luogo l’acqua) delle fibre di amianto, che possono provocare malattie come l’asbestosi e diversi altri tumori. La mozione di Emanuele Gambini fa una panoramica sulle tettoie in eternit e il loro stato di conservazione. «Secondo l’ultimo rapporto dell’Arpam risulta una presenza di amianto friabile in 89 scuole e 1 ospedale della regione. Nella nostra provincia il report ha individuato 8.660 chili di amianto in 1.393 siti, di cui solo 17 sono stati bonificati (il dato nel frattempo è cresciuto), e risulterebbero negli edifici pubblici e privati circa 50.435.600 kg di amianto ancora compatto. Ma a Pesaro è presente la sostanza tossica anche in via di decomposizione. Ecco i luoghi ad alto rischio: la tettoia di un capannone industriale a Villa San Martino in un’area di fronte alla scuola materna, accanto a un parco pubblico e adiacente alla concessionaria Diba; nella zona dell’Ipercoop alcuni manufatti davanti al parco Miralfiore vicini a zone residenziali; la copertura di Muraglia davanti a un campo sportivo e ad abitazioni; la zona di Tombaccia viene monitorata per l'alta presenza di tettoie in eternit; è crescente il fenomeno dell’abbandono di amianto davanti ai bidoni dell’immondizia, sono arrivate almeno 10 segnalazioni; è comunque scarsa la sensibilità al problema, tenuto conto che delle 199.732 schede, inviate dall’Arpam alle aziende e agli enti pubblici per un censimento, solo il 26% ha avuto risposta».

L’emendamento

Nell’emendamento di Michele Gambini alla mozione, entrato a far parte della delibera di consiglio, si evidenzia “il ruolo della Regione per monitoraggio, verifica e coordinamento degli interventi di bonifica dell’amianto e il mancato rifinanziamento nel 2022 e 2023 della legge 22 aprile 2020 che prevede incentivi economici ai privati per piccole operazioni di risanamento. Si auspica quindi l’apertura di nuovi bandi”.

 

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Corriere Adriatico