Pesaro, truffe agli anziani, un’emergenza: da una a 5 denunce al giorno. Occhio ai “Love Scam”, falsi profili per trovare l’amore nella terza età

Truffe agli anziani, un’emergenza: da una a 5 denunce al giorno. Occhio ai "Love Scam", falsi profili per trovare l’amore nella terza età
PESARO Truffe senza fine, al ritmo di almeno una denuncia al giorno, a volte anche tre o cinque. E il Love Scam, anche per la terza èta, è la nuova frontiera dei...

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PESARO Truffe senza fine, al ritmo di almeno una denuncia al giorno, a volte anche tre o cinque. E il Love Scam, anche per la terza èta, è la nuova frontiera dei raggiri. Se l’aumento di questa tipologia a livello nazionale tocca il 118% anche Pesaro non fa eccezione. E’ la truffa dei sentimenti. In generale i criminali contattano la vittima sui social o siti di incontri, presentandosi come imprenditori o in posizioni lavorative di alto livello.

 

Affari di cuore

Le foto risultano in realtà rubate dalla rete e i profili sono costruiti presentando situazioni verosimili. Da qui si crea un legame affettivo virtuale con le vittime, donne sole di mezza età e anziane, catapultate in una nuova e travolgente storia d’amore. I truffatori cominciano però a chiedere denaro, accampando una serie di motivazioni false legate a gravi motivi di salute o alla voglia di acquistare i più svariati titoli di viaggio per raggiungere la vittima e incontrarla. Richieste che vengono assecondate. Le denunce a carabinieri e polizia non mancano anche se purtroppo le persone coinvolte spesso aspettano molto tempo, perché provano vergogna. Una variazione sul tema è lo scambio di foto a contenuto erotico, utilizzate dai truffatori come arma di ricatto per estorcere denaro. Non mancano infatti i processi per revenge porn. Tra le truffe più comuni è un sempreverde quella del finto incidente. Si tratta della classica telefonata a un anziano dicendo che il nipote è in carcere perché ha provocato un incidente e che se vuole essere liberato, occorre pagare una cauzione. Niente di più falso, ma i truffatori si fingono operatori delle forze dell’ordine e piombano a casa degli anziani, entrati nel panico, e si fanno consegnare contanti o gioielli.

In strada

Una variante sul tema riguarda il malvivente che finge di essere stato colpito da un’auto, cade a terra e pretende dei soldi per non denunciare tutto all’assicurazione. Si segnalano casi in cui la vittima è persino andata a fare bancomat per chiudere la questione perdendo qualche centinaio di euro. Altro classico il controllo dei contatori. Finti operatori di gas e luce citofonano ad anziani soli con la scusa della lettura dei dispositivi. Poi un complice, quando la vittima è distratta, ruba gioielli e averi. Attenzione allo smishing come evidenzia Floro Bisello, avvocato e referente regionale Adusbef: «Un imprenditore pesarese è stato vittima di hacker. Sono stati così sottili che sono riusciti a clonare la sim e accedere al suo conto corrente. Poi hanno innalzato il tetto massimo di operatività sul conto e con pochi bonifici ripetuti hanno prelevato 37.500 euro. Il cybercrimine è in aumento e purtroppo il trend non diminuirà. La prevenzione e informazione sono le armi migliori per combattere questo deprecabile reato». Non solo anziani nel mirino, perché le insidie di internet sono per tutti, soprattutto per le vendite. Il compratore invia il denaro ma l’oggetto non viene mai spedito e il venditore sparisce.

Sul web

Ancora più subdola quella dei codici Postepay dove a essere truffato è il venditore. L’acquirente invia dei codici che illudono il venditore di ricevere il denaro, ma è in realtà è proprio lui a mandarlo vedendosi alleggerito il conto. E ancora il phishing dove la vittima riceve un messaggio di avviso rispetto a una anomalia del proprio conto e viene invitato a inserire le credenziali. Ma è una scusa per rubarle e alleggerire il conto. Infine il finto nipote che dice al nonno di aver cambiato numero di telefono e di essere in difficoltà economiche per estorcere soldi.

 

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Corriere Adriatico