PESARO - E' morto per una patologia improvvisa e ha donato la vita: l'ultimo gesto d'amore di Pietro Marzoli. Era il titolare del bar Tutti Frutti di Ca' Vanzino...
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E' stato colpito da un'embolia cerebrale, operato d'urgenza all'ospedale San Salvatore di Pesaro è deceduto dopo alcuni giorni di ricovero in rianimazione. Nel momento più acuto del dolore la famiglia ha dato il proprio assenso per la donazione di organi: cuore, fegato, reni e cornee.
Ieri e l'altro ieri è stato eseguito l'espianto multiplo di organi e tessuti all'Ospedale San Salvatore di Pesaro, nell'arco di 25 ore e mezzo. Il prelievo di organi è stato effettuato dalle equipe chirurgiche delle aziende ospedaliere di Ancona e di Siena nel blocco operatorio dell'ospedale San Salvatore, dove era pronta e preparata all'evenienza l'èquipe infermieristica.
Il cuore è stato destinato all'azienda ospedaliera senese (policlinico Santa Maria alle Scotte), il fegato e il rene all'azienda ospedaliera di Ancona e le cornee alla banca delle cornee delle Marche.
Ancora una volta la generosità dimostrata in un momento così doloroso dai familiari del paziente deceduto e l'impegno dei sanitari hanno reso possibile riaccendere la speranza per altre vite.
«I cittadini della provincia di Pesaro Urbino - dice una nota dell'ospedale San Salvatore di Pesaro - dimostrano ogni anno una grande sensibilità nei confronti della donazione di organi e tessuti. Allo stesso modo la forte motivazione dei coordinatori medici e di tutti i sanitari dedicati alla procedura ha permesso di ottenere una sempre maggiore diffusione delle pratiche di donazione e trapianto sul territorio regionale e nazionale». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico