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PESARO - Si prosegue a suon di confronti con tavoli operativi a distanza di 48 ore. Nuovo incontro ieri per il problema della continuità assistenziale, che ha riunito medici di medicina generale del territorio, medici della continuità assistenziale e referenti sindacali di Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale).
Ultima chiamata per cercare adesioni e disponibilità fra colleghi, tali da garantire il funzionamento in fascia diurna e notturna della postazione della Guardia medica di Pesaro città dove a novembre sono accorpati anche i servizi di Gabicce Mare e Montecchio.
I medici rappresentanti del sindacato, Alessandro Betonica e Gregorio Bucci, dopo un confronto partecipatosono riusciti a sondare le prime adesioni. «Con validità immediata – riferisce il dottor Betonica (Fimmg territoriale) - sono stati recuperati due medici per turno operativi per tutto il mese in orario diurno festivo e notturno, che copriranno interamente la postazione di viale della Vittoria, dividendosi così il carico delle chiamate e degli accessi diretti».
L’obiettivo ora è recuperare un altro medico di continuità per garantire la postazione di Montecchio, magari solo per la fascia notturna. «Resta evidente infatti come un territorio così vasto fra Montecchio e zone limitrofe, non può avere sguarnita la propria sede di Guardia medica - rileva Betonica -.
Al dottor Bucci e alle dottoresse Angeli e Colombo, coordinatrici della postazione di Pesaro, il compito di conteggiare il numero di medici continuità assistenziale in forza anche nei Comuni di Fano e Urbino, disposti a coprire turni integrativi a Pesaro.
In tutto una decina di unità, che già avrebbero dato la propria disponibilità ma ne serviranno diversi in più per garantire l’intero Distretto sanitario di Pesaro. A margine del confronto con i medici di continuità della provincia, è emersa forte la richiesta indirizzata a Regione e Asur Marche per una riprogrammazione dell’attività del servizio con l’interrogativo se il modus operandi in vigore finora abbia o meno ragione di esistere.
Tutto a partire dalle proposte già avanzate da Fimmg regionale e territoriale ma concertate con i medici titolari delle postazioni di Guardia da più tempo. Fra le proposte in discussione con Area vasta 1 e servizio salute regionale, anche l’introduzione di un numero telefonico unico solo per il servizio di continuità assistenziale per servire più postazioni, come già è stato fatto a seguito della riforma dell’emergenza-urgenza 118.
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