Mondolfo, i palombari della Marina fanno brillare l'ordigno bellico

MONDOLFO - Dopo una delicata azione di ricerca svolta da venerdì a oggi, i palombari della Marina Militare hanno bonificato le acque antistanti il comune di Marotta da...

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MONDOLFO - Dopo una delicata azione di ricerca svolta da venerdì a oggi, i palombari della Marina Militare hanno bonificato le acque antistanti il comune di Marotta da una bomba aerea da 1000 libbre risalente al periodo bellico. Il Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi (S.D.A.I.) di Ancona è stato attivato dalla Prefettura di Pesaro Urbino dopo il ritrovamento dell'ordigno da parte del peschereccio Jamaica a circa 5 miglia al largo delle coste. Il rinvenimento è avvenuto a una profondità di 18 metri e ci sono voluti ben due giorni di immersioni per effettuare  la ricerca dell’oggetto segnalato dal peschereccio a causa delle acque torbide di questo periodo.


l team di palombari ha operato nella stessa zona dove, già nel mese di marzo, aveva condotto una delicata operazione di neutralizzazione sul lungomare di Fano. Al termine dell’operazione, il comandante del Nucleo S.D.A.I. di Ancona, Tenente di Vascello Marco Cassetta, ha dichiarato: “Tornare nelle acque dove, soltanto tre settimane fa, abbiamo posto fine all’emergenza che si era venuta a creare per la cittadina di Fano a seguito del rinvenimento di una bomba d’aereo inglese da 500 libbre, ci rende orgogliosi del nostro lavoro che, benché difficile e a volte molto pericoloso, ci permette di aiutare la popolazione a riappropriarsi del mare e delle sue risorse. L'ordigno impigliatosi alle reti del  peschereccio Jamaica era una bomba d’aereo americana da 1.000 libbre contenente circa 270 chilogrammi di esplosivo, praticamente il doppio di quella rinvenuta sul lungomare di Fano". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico