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MONDOLFO - Disagi anche a Mondolfo alla tabaccheria in centro storico per l’attacco hacker che tra sabato e domenica ha mandato in tilt gli apparecchi elettronici per la vendita delle sigarette. Ai gestori della ricevitoria è arrivato infatti nella notte il messaggio di disattivare l’apparecchio. E’ successo in molte regioni d’Italia, da nord a sud, dove gli autori dell’hackeraggio hanno colpito creando un disservizio. Stupore e choc tra le stesse proprietarie della tabaccheria mondolfese di viale Cavour, gestito da due sorelle del posto.
Ieri mattina per precauzione la rivendita delle sigarette era consentita soltanto all’interno del negozio e non dall’esterno dove il meccanismo era stato spento e oscurato in attesa del ripristino.
In alcuni casi, l’hackeraggio è arrivato a manomettere addirittura i costi di vendita delle sigarette, che potevano essere acquistate al prezzo di dieci centesimi.
Di qui l’allarme scattato dagli stessi sistemi di sicurezza ai rivenditori che nella notte, compreso a Mondolfo, sono dovuti correre al negozio per scongiurare la perdita di incassi per un acquisto irregolare di sigarette e punibile anche penalmente.
Molti rivenditori attraverso i social hanno chiesto di restituire le sigarette acquistate nella notte a 10 centesimi. Alla base dell’hacheraggio si ipotizza l’intromossione abusiva nel sistema informatico che legge le carte di identità e le tessere sanitarie elettroniche. Tra le più colpite la ditta Laservideo che sul proprio sito ha comunicato ieri che «in relazione all’attacco hacker subìto da una parte dei distributori della rete Laservideo nella sera di sabato 25 marzo e che comporta tuttora disservizi sul territorio nazionale, una email ufficiale con informazioni su come procedere è stata trasmessa a tutti i tabaccai possessori».
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