Mondavio, controllo e multa al circolo «Ma facciamo solo attività sociali»

Mondavio, controllo e multa al circolo «Ma facciamo solo attività sociali»
MONDAVIO- Mai e poi mai si sarebbero aspettati le visite dei carabinieri e di un ispettore Asur. A seguito di un esposto, l’associazione San Filippo nel mondo che da anni...

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MONDAVIO- Mai e poi mai si sarebbero aspettati le visite dei carabinieri e di un ispettore Asur. A seguito di un esposto, l’associazione San Filippo nel mondo che da anni organizza iniziative, anche di beneficenza, nella frazione, molto spesso coinvolgendo bambini, disabili e anziani, si è ritrovata qualche sera fa con i carabinieri della stazione di Mondavio nel portico con annessa casetta-deposito, realizzata circa cinque anni fa in un’area verde comunale, dove pensionati ed altri associati giocano a carte e si incontrano per trascorrere le ore serali.


L’esposto, da quanto trapela, avrebbe l’obiettivo di far verificare la regolarità dell’attività dell’associazione, che ormai opera da quasi 20 anni. Gli associati, 108, sono regolarizzati con tessera e statuto, e l’associazione ha tutte le autorizzazioni comunali per l’uso e la gestione dello spazio. Una visita del tutto inaspettata che i responsabili dell’associazione fanno molta fatica a spiegarsi. «In questi ultimi periodi l’associazione – spiegano i responsabili di San Filippo nel mondo – viene presa di mira da qualche persona evidentemente invidiosa di quanto facciamo per la comunità, che pressa il Comune ed altri enti a venirci a fare controlli serrati. Stavolta con l’esposto si voleva spingere a verificare se la nostra attività fosse abusiva. Carabinieri e ispettore Asur appena arrivati ci hanno comunicato il loro dispiacere per il controllo perché conoscono la grande importanza sociale della nostra associazione». «Nell’ispezione è stato trovato il frigo con alcune confezioni di gelato, la macchinetta del caffè a cialde, per uso proprio e gratuito. L’ispettore ha compilato un verbale di sanzione per mancati permessi, con tanto di multa salata e il richiamo a mettersi in regola. E’ stata contestata l’assenza della Nia sanitaria ma la nostra non è un’attività commerciale». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico