Riempie di insulti e prende a schiaffi un ragazzino di 16 anni, poi lo rapina

Riempie di insulti e prende a schiaffi un ragazzino di 16 anni, poi lo rapina
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MAROTTA Insulti e offese sull’orientamento sessuale di un minorenne, 23enne davanti al Gup con l’accusa di atti persecutori e rapina. Ieri mattina il caso di un marocchino accusato di violenze e plurime minacce nei confronti di un 16enne italiano residente a Marotta. «Frocio, come ti vesti?» gli diceva in più occasioni. E ancora: «Fammi una sigaretta o ti spacco la faccia».

 

Il minorenne, bersaglio anche di un coetaneo italiano per il quale si procede separatamente al tribunale dei minori, viveva in uno stato d’ansia e soggezione tanto da cambiare le abitudini di vita. Aveva paura di incontrarli e spesso cercava strade alternative per non essere bullizzato e depredato del tabacco. Poi ha trovato il coraggio di denunciare quei soprusi dei bulli e ha ricordato vari episodi. Allo Sport Park di Fano, nel maggio del 2021 i due imputati gli avevano preso del tabacco afferrandogli un braccio, con tanto di schiaffi. Stesso copione 10 giorni dopo con il 23enne che avrebbe incitato il collega a prendere il tabacco del ragazzino con la forza. Fatti ripetuti anche un mese dopo, alla stazione di Fano, al rientro da scuola.

L’episodio clou quando i due avrebbero preso per il collo il minorenne e gli avrebbero sferrato dei pugni. «Dammi tutti i soldi» e «Ti spacco gli occhiali se non lasci il tabacco». Così si erano impossessati del portatabacchi e di 5 euro. Di qui l’accusa di rapina aggravata dal fatto di averla compiuta su un minorenne e in più persone riunite.

Ieri l’avvocato dell’imputato, Matteo Mattioli, ha chiesto un rinvio per definire un patteggiamento o l’accesso al rito abbreviato. Secondo l’impostazione difensiva il 23enne avrebbe spalleggiato il “compare” concorrendo più moralmente che fisicamente al delitto. La vittima non si è costituita parte civile. Udienza aggiornata a luglio. 

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Corriere Adriatico