MAROTTA - E' ancora sospesa tra la vita e la morte la sorte di Andrea Pierella, il 28enne di Marotta che sabato mattina all'alba è stato vittima di un terribile...
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A sostenere la sua battaglia in un letto d'ospedale sono stati gli amici che domenica mattina si sono ritrovati di fronte al Bar Giolla a Fano, dove hanno esposto uno striscione con la scritta "Forza Pier" , incitando il giovane con il suo soprannome "Piero". "Non mollare amico siamo tutti con te - è uno dei messaggi carichi di affetto e speranza che si leggono nella bacheca Facebook del 28enne - devi vincere la tua battaglia più grande". Il ragazzo viaggiava a bordo di una Yamaha R1 gialla sabato notte, probabilmente dopo una serata tra amici; il veicolo era condotto da N.D.L.F. 38enne di Marotta, di proprietà della ex moglie, e sembra che l'uomo abbia all'improvviso perso il controllo del mezzo che è scivolato per 50 metri ed ha terminato la sua corsa su un campo a bordo strada.
Resta ancora da capire il rapporto che legava i due occupanti della moto, dal momento che sembra che i due non si conoscessero bene. In seguito alla caduta, il conducente ha riportato solo qualche lieve ferita ed è stato trasportato per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale Santa Croce. Per lui è scattato l'arresto in base alle nuove disposizioni di legge sull'omicidio stradale, poiché trovato alla guida sotto l'effetto di stupefacenti, nel caso specifico cocaina. I carabinieri di Marotta che si sono occupati dell'incidente infatti hanno chiesto al giudice un prelievo di sangue sul conducente dal momento che questo rifiutava le analisi, che hanno dato poi esito positivo alla cocaina. Una volta dimesso dall'ospedale, il 38enne è stato pertanto arrestato, in base alla legge 41 in vigore dallo scorso 25 marzo, e condotto nel carcere di Pesaro. Ieri si è tenuta l'udienza di convalida nella quale il giudice ha confermato il carcere per il marottese che ha conquistato l’amaro primato di essere il primo arrestato per omicidio stradale della regione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico