Rogo in fabbrica a Montecchio, ordinanza di Ucchielli: «Tenete finestre e porte chiuse». Divorati 10 quintali di prodotti pronti da spedire

Vigili del fuoco al lavoro, foto d'archivio
VALLEFOGLIA - Fiamme in fabbrica, gente in strada, tre mezzi dei vigili sul posto a tutta velocità. Attimi di apprensione, nel tardo pomeriggio di ieri al numero 10 di via...

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VALLEFOGLIA - Fiamme in fabbrica, gente in strada, tre mezzi dei vigili sul posto a tutta velocità. Attimi di apprensione, nel tardo pomeriggio di ieri al numero 10 di via Arena, la strada che dalla zona industriale di Montecchio a Montelabbate. Lì, poco prima delle 17, all’interno della ditta Paolini Telemaco si è sprigionato da due presse un violento incendio. Le fiamme, ben presto, hanno avvolto lo stabilimento costringendo i presenti a uscire precipitosamente. 

 

 

In fumo, oltre ai macchinari, anche 10 quintali di pannelli rivestiti in legno già caricati sui bancali per essere spediti. Gli stessi operai, però, hanno ben presto reagito: sono stati loro, con coraggio e abnegazione, a prendere gli estintori in mano per tamponare la situazione prima dell’arrivo di tre mezzi dei vigili del fuoco con l’ausilio di un’autoscala. Sul posto anche i carabinieri di Montecchio. La ditta Paolini Telemaco è un’istituzione nella produzione di pannelli rivestiti in legno per arredamenti ma anche fonoassorbenti e isolanti. Secondo le prime indicazioni le fiamme si sarebbero originate a causa di un surriscaldamento delle due presse. L’unico dato positivo: non ci sono stati feriti né intossicati. L’incendio è stato domato solo intorno alle 19.30 anche se i vigili hanno poi continuato a bonificare il capannone fino a tarda notte. In tarda serata è arrivata anche l’ordinanza urgente firmata dal sindaco Palmiro Ucchielli: «Sino a nuova disposizione, in attesa di dati specifici di Arpam e Asur, in via preventiva e cautelativa nella frazione di Montecchio in tutta la zona al di sotto della Statale 423 Urbinate, fino al fiume Foglia, si dovranno tenere chiuse porte, finestre e qualsiasi altra apertura delle abitazioni, uffici ecc».



C’è anche «il divieto dell’utilizzo di condizionatori o qualsiasi altra apparecchiatura che porti aria esterna all’interno, il divieto di svolgimento di manifestazioni o eventi all’aperto che comportino riunioni di persone e il divieto di raccolta e consumo di ortaggi coltivati per uso domestico negli orti raccolti dalla data odierna fino a nuova disposizione». Si raccomanda infine «di non sostare all’aperto ed evitare di respirare le emissioni derivanti dall’incendio».

 

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Corriere Adriatico