Trovato con materiale pedopornografico, operaio 45enne va in carcere 10 anni dopo

Carabinieri in azione a Urbino
FERMIGNANO Gli hanno bussato alla porta. Erano i Carabinieri della stazione di Fermignano e militari della stazione del Comando ducale. Hanno prelevato, nel tardo pomeriggio di...

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FERMIGNANO Gli hanno bussato alla porta. Erano i Carabinieri della stazione di Fermignano e militari della stazione del Comando ducale. Hanno prelevato, nel tardo pomeriggio di venerdì, un 45enne residente a Fermignano, operaio, celibe, con precedenti e positivo alla banca dati della Polizia: è stato condannato definitivamente a 2 anni e 8 mesi per reati di pornografia minorile e per detenzione di materiale pedopornografico

 

 

Viaggio di sola andata verso la casa circondariale, per ora, di Villa Fastiggi. Gli episodi di una rete pressochè internazionale di cui faceva parte il 45enne con scambi di fotografie e filmati risalgono a fine novembre 2010. All’epoca fu indagato in stato di libertà in concorso con altre persone per detenzione, produzione e scambio di materiale pedopornografico. L’ordine di carcerazione definitivo è stato emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Ancona. All’epoca si parlò di “duro colpo al mercato internazionale della pedopornografia online”: le forze dell’ordine tra cui la Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con enti di Polizia europea, scoprì un gruppo criminale che, con ogni probabilità infettando server legali, riusciva a mascherare questo commercio infido ed ignobile attraverso l’utilizzo di attività informatiche avanzate, riusciva a colpire con “malware” i server di siti web privi di efficaci sistemi di sicurezza. Il software provvedeva a reindirizzare gli ignari utenti, attraverso lo “spamming massivo”, verso siti illegali che ospitavano annunci per la vendita di materiale pedopornografico. Questo gruppo internazionale aveva ramificazioni in tutto il mondo e, guarda caso, anche nel centro insospettabile di Fermignano. Proprio le indagini delle Forze dell’Ordine, attraverso monitoraggi particolari quali anche i flussi di denaro, sono riusciti ad individuare i responsabili ed i clienti del materiale pedo-pornografico, tra cui il 45enne operaio di Fermignano. 



Ora dovrà scontare quella pena comminatagli circa una decade fa, dopo ricerche iniziate con ogni probabilità dalla segnalazione di qualche cittadino finito inconsapevolmente su un sito illegale. Il 14° rapporto sulla pedofilia su internet di Telefono Arcobaleno proprio nel 2010 stilavaimpressionanti numeri: 50.000 sono i siti pedofili individuati in 35 Paesi, in media ogni giorno oltre 100 mila i visitatori di siti pedopornografici, il 5% dei visitatori è in Italia. 

 

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Corriere Adriatico