OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PESARO - Saranno anche fuori di testa ma non sono tanto diversi da noi. I Måneskin, alla fine, sono ragazzi qualunque, o quasi. Damiano, Vic, Ethan e Thomas hanno trascorso la due giorni pesarese, prima dell'attesissimo concerto che siè tenuto ieri sera (giovedì 23 febbraio) alla VitriFrigo Arena, la vera data zero del loro tour italiano nei palazzetti di tutta Italia (rimandata l'anno scorso a causa del Covid), vivendo la città.
Da Pasqualon ai selfie per strada
Della cena da Pasqualon (storica osteria pesarese nel cuore della città, in piazza del Popolo) di Victoria e Thomas si sa più o meno tutto. A quell'ora, con Pesaro avvolta dalla nebbia che manco Londra nei suoi giorni migliori, un tasso di uggiosità da fare invidia al Mogol più ispirato, i camerieri del ristorante non li avevano neppure riconosciuti. Anche perché, diciamocelo, dopo mesi di concerti in tutto il mondo tutto ti aspetti tranne che la band italiana più premiata venga a mangiare i passatelli con i funghi piuttosto che una Rossini.
Da Gibas a Silvana Ratti
Si sa di meno, invece, del pranzo da Gibas (ristorante di pregio su San Bartolo con vista mozzafiato sul mare) o dell'incontro di Victoria, con giacca leopardata ormai d'ordinanza, con Silvana Ratti, la signora indiscussa della moda pesarese e titolare della boutique di lusso in via Rossini.
Le patatine di Victoria, poi tutti i fila per entrare: cancelli aperti dalle 19
Non solo: mercoledì sera, per le prove alla VitriFrigo Arena, dove nel 2017 erano arrivati come signori nessuno ma con tante belle speranze per le audizioni di X-Factor, Damiano e Victoria hanno avvicinato i loro fans ai cancelli del palazzetto. Ancora selfie e video. C'è chi, in mancanza di altro, ha allungato un pacchetto di patatine a Victoria che, divertita, ha risposto «Non è che le avete drogate, eh». Foto e video che sono state subito rilanciate e condivise alla velocità della luce dai fans di tutto il mondo. Come la famiglia arrivata dall'Olanda o quella giunta a Pesaro dalla Macedonia: padre, madre e due figli. La mamma, per dire, aveva tatuato sul braccio "Il Ballo della Vita", lo stesso tattoo di Damiano (sul petto) e titolo del primo album dei Måneskin. Succede anche questo.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico