Lite per il campetto di beach volley Zia e nipote di Auditore all'ospedale

Lite per il campetto di beach volley Zia e nipote di Auditore all'ospedale
RICCIONE - Non è mancata nemmeno la zuffa tra famiglie sotto l'ombrellone in spiaggia nel giorno di Ferragosto. ...

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RICCIONE - Non è mancata nemmeno la zuffa tra famiglie sotto l'ombrellone in spiaggia nel giorno di Ferragosto.




Oggetto del contendere una campetto di beach volley ai bagni 23 di Riccione utilizzato, il giorno di Ferragosto intorno alle 14, da un gruppetto di bambini che a un certo punto corrono verso l’ombrellone di genitori e nonni, una famiglia siciliana in vacanza in Romagna, a raccontare di essere stati cacciati dal campetto da un gruppo di ragazzi. Babbo e nonno si avvicinano ai ragazzi per chiedere spiegazioni ma la loro pazienza dura poco e partono gli insulti fino a quando, uno dei ragazzi, viene afferrato per il collo. Osserva la scena la sua fidanzatina che corre a sua volta a chiedere aiuto al padre e in lacrime racconta l’aggressione. Lasciano l’ombrellone di retti verso il campetto anche il padre della ragazzina, un uomo di 41 anni e la zia, 54 anni entrambi di casinina di Auditore, perchè nel campetto della discordia sta giocando anche suo figlio, appena dodicenne. Secondo il racconto degli aggrediti, il 41 enne si è avvicinato a uno degli adulti che accompagnavano i bambini e gli avrebbe toccato una spalla per richiamare la sua attenzione. Per tutta risposta, accompagnati da un “Non mettermi le mani addosso” il 41enne si è beccato alcuni pugni e pure una spinta che lo scaraventato a terra. Inevitabile l’intervento della zia che prima ha cercato di far ragionare i contendenti poi ha veduto bene di aiutare il nipote, rimasto a terra e ancora sotto le grinfie dell’aggressore tra l’altro incitato dal resto della famigliola che provvedeva a insultare il bambino di 12 anni. . Anche per lei un pugno in volta e una violenta spinta. Per quanto la scena si sia svolta nel giro di pochi attimi qualcuno si è accorto di quanto stava accadendo e ha chiamato carabinieri e 118. Mentre i militari procedevano all’indentificazione dei contendenti, zia e nipoti sono stati trasportati all’ospedale. per entrambi sette giorni di prognosi per ematomi, escoriazioni e contusioni varie. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico