OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PESARO Laboratorio di biosicurezza alla Torraccia, i residenti chiedono l’appoggio del Quartiere: «Serve un fronte unico, andiamo in Comune con una sola voce. Quel terreno non è adatto ed è troppo vicino alle case». Martedì riunione in Comune, atteso anche l’Istituto Zooprofilattico. E’ durato circa un’ora e mezza mercoledì sera nel consiglio di Quartiere Vismara Cattabrighe, il confronto con il comitato di residenti contrari alla realizzazione del laboratorio di biosicurezza di livello 3 a Torraccia tra via Furiassi e via Grande Torino.
Nel pubblico
«Questo è un problema da affrontare insieme, forse più grande di noi - ha esordito il presidente di Quartiere Claudio Salucci - Noi non ne sapevamo nulla, abbiamo appreso dalla stampa. Se il Comune ci avesse richiesto un parere, ci saremmo astenuti all’unanimità».
Tra il pubblico, c’è chi ha sottolineato che il Quartiere avrebbe potuto bloccare l’intervento, e ha avanzato dubbi sul fatto che lo stesso non abbia saputo nulla. Su questo punto, il presidente ha ribadito che non c’è stata comunicazione da parte di piazza del Popolo «e in ogni caso il nostro parere non è vincolante». Ma i residenti non hanno mollato e chiedono un appoggio totale che, al netto della mancanza di vincolo, possa comunque rappresentare una forma di sollecito verso amministrazione, consiglio comunale e istituto che realizzerà l’opera.
La priorità
«Serve un fronte comune - è intervenuto un residente con la casa di fronte all’area dove è previsto il laboratorio - Ci aspettiamo che il consiglio di Quartiere prenda posizione.
I dubbi
La posizione del Quartiere, come hanno evidenziato Salucci e gli altri consiglieri, non potrà prescindere dai prossimi approfondimenti, su tutti la partecipazione martedì alle 16,30 alla riunione congiunta delle Commissioni Ambiente e Controllo Atti, invitata anche una delegazione del comitato, alla quale dovrebbe essere presente, tra gli altri tecnici, una rappresentanza dell’Istituto Zooprofilattico. «Quel terreno non è adatto a nulla tranne che a rimanere in natura - incalza Roberta Moriani, residente alla Torraccia - Questo intervento, oltre a non essere adatto perchè vicino alle case, non è adatto in assoluto, in una zona oltretutto vicinissima al fiume Foglia».
La funzione
E’ poi intervenuta la veterinaria Raffaella Andreani: «Lo Zooprofilattico ha una sua funzione di controllo, analizza il sangue che il veterinario Asur va a prendere a campione in allevamenti. Fanno autopsie su animali e altre attività. In qualche modo c’è una manipolazione di virus, ma è un laboratorio di controllo, fa profilassi. Questo laboratorio probabilmente ha bisogno di miglioramenti, ma mi sono preoccupata quando ho letto la delibera dove si riporta che l’istituto vuole implementare la sede locale, a Villa Fastiggi, attraverso un laboratorio di Bio Sicurezza 3, una struttura in grado di fare sperimentazioni e manipolazioni in vivo e in vitro di agenti virali pericolosi per la salute animale e dell’uomo, pur in condizioni di massima sicurezza e contenimento biologico. Un livello di biosicurezza molto alto, cosa ci metteranno dentro non è dato sapere. L’ultima classificazione è BSl4, quella del laboratorio di Wuhan».
La delibera
Il comitato ha fatto girare alcune copie della delibera approvata dal consiglio comunale con voto quasi unanime, eccetto il no di Lisetta Sperindei e l’astensione di Andrea Marchionni, entrambi presenti mercoledì, la vendita del terreno alla Torraccia all’Istituto ZooProfilattico delle Marche e Umbria Togo Rosati. E sul voto favorevole espresso dai consiglieri comunali, i residenti ne hanno chiesto conto a coloro che erano presenti, pochi, e tutti di opposizione. In sala anche l’esponente di Europa Verde Luigi Tagliolini che ha già espresso pubblicamente la sua contrarietà all’intervento.
«Abbiamo scelto di essere presenti perché riteniamo che sia importante l’ascolto ed il confronto - dicono i consiglieri di centrodestra Michele Redaelli, Giulia Marchionni e Andrea Marchionni - Abbiamo avuto modo di ascoltare le argomentazioni dei cittadini e di comprendere di persona gli stati d’animo».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico