Senza Green pass sanzionati 14 tra clienti, lavoratori e titolari di parrucchierie e centri estetici

Una pattuglia della polizia locale di Fano
FANO - Dopo i locali addetti alla ristorazione come bar, ristoranti, circoli, gastronomie, pizzerie, gelaterie i controlli sul rispetto della normativa anti Covid-19 eseguiti...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

FANO - Dopo i locali addetti alla ristorazione come bar, ristoranti, circoli, gastronomie, pizzerie, gelaterie i controlli sul rispetto della normativa anti Covid-19 eseguiti dalla polizia locale hanno interessato a partire dal 20 gennaio scorso anche le attività relative alla cura delle persone, ovvero parrucchiere, estetiste e barbieri.

 

Da questa data la normativa anti Covid ha richiesto il certificato verde base (quindi quello che si ottiene anche con un tampone antigenico valido 48 ore o con un tampone molecolare valido 72 ore) per chiunque acceda a questi servizi. Le persone che non osservano questa norma rischiano una sanzione da 400 a 1.000 euro.  La stessa sanzione viene comminata a chi deve verificare il possesso del certificato verde, e non lo fa.

Le attività
Quindi ai controlli sulle 155 attività nel settore della ristorazione, comprensivi anche degli accertamenti eseguiti alle fermate degli autobus e al mercato ambulante controllate a partire dall’inizio dell’ anno, dal 20 gennaio scorso si sono aggiunti 20 esercizi nel settore della cura delle persone. Qui sono emerse e sono state verbalizzate 14 violazioni alla normativa anti Covid 19, di cui 4 sanzioni sono state elevate ad altrettanti titolari e lavoratori di attività.

Di volta in volta poi è la Prefettura, alla quale vengono inviati i verbali dei controlli a decidere se alle multe debba aggiungersi il più severo provvedimento di chiusura temporanea dell’esercizio.

«Al fine di tutelare la sicurezza dei cittadini – ha dichiarato l’assessore alla polizia locale Sara Cucchiarini – abbiamo sempre cercato di essere presenti nel territorio sia con una funzione preventiva che, all’occorrenza, con un dovere repressivo. In realtà abbiamo agito fin prima delle vacanze di Natale, quando era lecito immaginare che ci sarebbe stato maggior movimento in ambito cittadino, con tutti i rischi che questo avrebbe provocato. Anche se il periodo poteva indurre a una maggiore rilassatezza, dall’altra parte il perdurare della pandemia non ci poteva permettere di allentare la guardia. Tale operazione è continuata anche nel mese di gennaio, diventando ancora più severa e puntuale a maggior ragione con l’espandersi del virus. Le operazioni portate a termine sono in termini di numeri e di risultati ottenuti, molto importanti, perché si aggiungono a quelle attuate dalle altre forze dell’ordine, con le quali esiste una costante collaborazione. Grazie al coordinamento della Prefettura infatti polizia locale, commissariato, carabinieri e guardia di finanza agiscono di comune accordo».

Da domani zona arancione


La mobilitazione delle forze dell’ordine risulta inoltre più avvalorata dal fatto che da lunedì prossimo tutto il territorio regionale entra nella zona arancione, a causa dell’aumento del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica da parte di pazienti Covid. Da domani quindi non basterà più il green pass base, ma verrà richiesto il super green pass per accedere durante i giorni festivi e prefestivi nei centri commerciali, per entrare nei ristoranti, anche se questi si trovano all’interno di un albergo o all’aperto, piscine, spogliatoi e palestre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico