Interquartieri, la giunta di Fano sommersa dalle critiche a Gimarra: l'assemblea è una rovente arena politica. Ecco chi ha parlato

Interquartieri, la giunta di Fano sommersa dalle critiche a Gimarra: l'assemblea è una rovente arena politica. Ecco chi ha parlato
FANO - La giunta nella tana del Lupo o se si vuole sotto le forche caudine. Sono diverse le immagini che si possono evocare nel descrivere l’atmosfera che ha governato ieri...

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FANO - La giunta nella tana del Lupo o se si vuole sotto le forche caudine. Sono diverse le immagini che si possono evocare nel descrivere l’atmosfera che ha governato ieri l’assemblea di Gimarra, in cui l’Amministrazione comunale ha presentato il progetto del completamento dell’interquartieri. 

Sono state più le contestazioni che le parole usate per presentare un percorso che ormai è alla conoscenza di tutti, essendo state spedite le lettere che annunciano l’inizio del procedimento di esproprio.

Largo spazio ai critici

In effetti, sia i tecnici che gli amministratori hanno avuto poco spazio per illustrare il progetto, subissati come sono stati dalle turbolenze espresse dalla platea; ne hanno avuto molto di più coloro che hanno contestato le scelte del Comune. Il primo è stato Augusto Gabellini, ex patron del Fano calcio, che essendo residente sulle balze che sovrastano l’Arzilla, ha eccepito sulla forma della iniziativa attuata dal Comune, in quanto si confronta con i cittadini, dopo aver praticamente assunto ogni decisione, sul merito dato che si intende guastare un ambiente naturale rimasto in gran parte intatto, e sul lato tecnico visto che la nuova arteria produrrà “un impatto devastante”.

Dopo di lui è intervenuto Giuseppe De Leo ex direttore generale del Comune che con un intervento caratterizzato da un piglio simile a quello di un futuro candidato politico in fieri, ha tacciato la giunta di arroganza nel voler a tutti i costi portare avanti un progetto contestato da tutta la popolazione; ha negato la pubblica utilità degli espropri e ha pronosticato un costo dell’arteria superiore ai 20 milioni di euro disponibili.

A Luciano Benini, uno dei portabandiera della contestazione è stata negata la possibilità di mostrare un video di 5 minuti da lui realizzato per evidenziare il percorso del nuovo tratto dell’interquartieri con il contestuale sacrificio, ha detto «di centinaia di alberi, tra querce, olivi e gelsi e la costruzione di spessi muri in cemento che dovranno sostenere la collina quando la strada scenderà in quota».

Contro anche l’ex sindaco

Si è mostrato contrario anche l’ex sindaco Enzo Cicetti che ha ricordato quando sotto la sua amministrazione si sono annullate le aree edificabili previste sulla collina di Gimarra dal Prg per preservarne l’ambiente originario. «In nome del passato – ha detto – fermatevi!». Meno risalto hanno potuto usufruire le voci favorevoli alla variante, dato che nono sono mancati nell’assemblea, singoli cittadini che hanno considerato la realizzazione della nuova strada un bene generale. Tra queste anche un vecchio residente di Gimarra che ha evidenziato come la realizzazione dell’arteria costituisca un’opportunità per far uscire dall’isolamento il quartiere. Ma ci sono stati anche interventi che hanno appoggiato le tesi dell’ex sindaco Cristian Fanesi, il quale ha avvalorato le scelte compiute con l’obiettivo di liberare almeno in parte del traffico le strade che a momento sopportano il flusso dei veicoli in attraversamento.

Statale soffocata dai veicoli

Solo il 3 agosto scorso si è calcolato che in direzione Fano – Pesaro e viceversa hanno attraversato la statale 27.000 veicoli. Il prossimo incontro con i residenti si terrà alla Trave, ma è probabile che l’atmosfera sia la stessa.

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Corriere Adriatico