Choc per la morte di Giovanna Renzini, signora del sorriso. Era capoufficio stampa della Provincia e scrittrice, aveva 58 anni. In pochi sapevano della malattia. Domani il funerale

Choc per la morte di Giovanna Renzini, signora del sorriso
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PESARO Un triste risveglio per la città quello di ieri mattina, per la scomparsa di Giovanna Renzini, giornalista e scrittrice, apprezzatissima capoufficio stampa della Provincia. Aveva 58 anni. Riservata, dolce e gentile, il suo luminoso sorriso mancherà a molte persone. La sua delicatezza, nel non parlare mai di sé, aveva fatto sì che in pochi sapessero della sua malattia che ha combattuto con forza, ma in silenzio, cercando più volte di tranquillizzare gli amici sulle sue condizioni. 


Il profilo


Nata a Foligno, viveva a Pesaro ormai da molti anni, con la sorella e, di recente, anche i suoi genitori si erano trasferiti nella città che l’aveva accolta con calore. Il suo esordio in letteratura era avvenuto con un libro per bambini,"Il mal di schiena di Babbo Natale" nel 2007 seguito da L’ufficio reclami dell’Alfabeto e, a novembre scorso a Villa Caprile, aveva presentato il suo primo romanzo, L’ultima custode, nato dalle emozioni che le aveva suscitato un corso di scrittura creativa, tenuto da Antonio Ferrara, nei sotterranei di piazzetta Esedra Ciacchi. È sconvolto il presidente della Provincia, Giuseppe Paolini e a fianco del cordoglio istituzionale aggiunge: «Giovanna era una donna speciale, sempre sorridente e gentile. Amava il suo lavoro e aveva un grande rispetto verso tutti. La ricordo alla presentazione del suo romanzo a novembre: pur essendo sofferente, e chi la conosceva lo capiva, era sorridente con tutti. La osservavo e pensavo che era una di quelle persone che incontri raramente. Mi mancherà la sua forza gentile, mi mancheranno i suoi racconti che ti facevano scoprire mondi paralleli. Ora sono convinto che, con Daniele (Tagliolini) ci osserveranno dal fantastico Regno dove vivono i Giusti. Ciao Giovanna e grazie per tutte le sensazioni positive che ci hai trasmesso». Giovanna è stata una “colonna” della Provincia, e la ricorda con affetto anche il direttore generale Marco Domenicucci. 

Ricci e Vimini piangono


Anche il sindaco Matteo Ricci e il vice sindaco Daniele Vimini piangono la morte di Giovanna: «Se ne è andata troppo presto e ci lascia un grande vuoto. Con la sua curiosità, la sua lucidità, la sua visione, ha partecipato sempre attivamente alle situazioni culturali della nostra terra, contribuendo a raccontarne le bellezze, le peculiarità e l’evoluzione. Di lei ci mancherà il suo sguardo garbato, la sua intensità e profondità, il suo modo si essere presente, che le hanno permesso in questi anni di tessere una forte rete di rapporti di amicizie». Giovanna dava luce ad ogni cosa che toccava, anche il premio letterario La Donna si racconta: «Fu proprio lei a presentarmi alla compianta Anna Uneddu Mici (ideatrice del premio) per proseguire il cammino», racconta Wanda Tramezzo. « Con lei alla regia, con la sua professionalità, e con la sua gentilezza mi è stata di prezioso supporto. L’avrei chiamata in questi giorni, per raccontarle come andava: per questa edizione mi aveva detto, con sommo dispiacere, che non avrebbe potuto aiutarmi. Porteremo avanti il suo nome anche nel Premio che tanto amava». «Saremo custodi del suo ricordo», commenta Andrea Biancani. «La ricorderemo sempre per quello che era, una persona per bene, che amava profondamente il suo lavoro e la sua famiglia. E il suo ultimo libro sarà un dono per tutti i suoi cari e per coloro che l'hanno conosciuta, che ce la farà sentire sempre qui fra noi». 


Il cordoglio


«Giovanna sapeva tenere il punto su quello che era importante comunicare», racconta Stefania Lanari della libreria Le Foglie d’oro, con cui Giovanna collaborava anche per il progetto Adotta l’Autore. «Insieme abbiamo organizzato la comunicazione settimana dopo settimana in tempi che oggi sembrano lontani, ma di certo indimenticabili e preziosi, anni in cui ho imparato a tenere conto di quanto la sostanza di cosa comunicava contasse». Oggi alle 18.00 c’è il rosario alla chiesa dei frati Cappuccini e il funerale sarà venerdì mattina alle 10,30 sempre ai Cappuccini.
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Corriere Adriatico