Gabicce Mare, era l’incubo della sua ex: condannato per minacce e aver postato le foto di quando lavora nel night

Era l’incubo dell’ex, condannato
GABICCE MARE Postò le foto della ex mentre lavorava al night per screditarla, ieri il patteggiamento. Ieri il caso davanti al Gup di Pesaro, con un 46enne di Gabicce...

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GABICCE MARE Postò le foto della ex mentre lavorava al night per screditarla, ieri il patteggiamento. Ieri il caso davanti al Gup di Pesaro, con un 46enne di Gabicce accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni, comportamenti che sarebbero stati messi in atto per impedire che la moglie potesse chiedere la separazione.  


L’uomo, in preda alla gelosia, si sarebbe recato continuamente al bar dove lavorava la donna di 38 anni originaria dell’Est. Avrebbe iniziato a controllarla, appostandosi all’esterno del locale e inviando vari messaggi. Voleva parlare, ma lei si negava. Tra le accuse anche quella di averle scagliato addosso la fede nuziale davanti a tutti, in preda ai fumi dell’alcol, minacciando di morte i presenti. I messaggi inviati alla donna erano all’ordine del giorno. «Te la farò pagare, sei una persona indegna». E ancora: «Ti stronco fino all’ultimo respiro». «Finchè non ti vedo schioppare non sarò contento». «Il mio amore diventerà odio». 

Insulti e inseguimenti


Un crescendo di insulti e minacce, come quella di dar fuoco al locale dove lavorava lei. Ma anche di contatti. Una sera di novembre 2022 l’avrebbe seguita in macchina e costretta ad accostarsi. Qui, secondo l’accusa, l’avrebbe presa per la sciarpa e strattonata con violenza. Lei era riuscita a fuggire con lui che tentava di speronarla con l’auto. Di qui l’accusa, oltre che di maltrattamenti in famiglia, anche di lesioni. Infine quelle foto di una vita passata. Lui è accusato infatti di aver pubblicato sul proprio profilo Facebook le foto di lei quando lavorava in un night club. Con tanto di frasi allusive: «E’ tornata, da provare». L’uomo, difeso dall’avvocato Angelo Gencarelli, ha patteggiato 1 anno 5 mesi e 10 giorni. Pena sospesa, ma subordinata al percorso rieducativo in un centro per uomini maltrattanti.

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Corriere Adriatico