Fossombrone, topi invadono il centro «E stanno tornando anche i piccioni»

Allarme topi a Fossombrone
FOSSOMBRONE Ancora segnalazioni, lamentele e addirittura filmati postati su FB a conferma della gravità della situazione. L’invasione dei topi a Fossombrone sta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FOSSOMBRONE Ancora segnalazioni, lamentele e addirittura filmati postati su FB a conferma della gravità della situazione. L’invasione dei topi a Fossombrone sta aumentando, in pieno centro abitato come in ogni angolo di periferia.

E scatta un altro allarme per il lento ma progressivo ripopolamento dei piccioni inselvatichiti dopo che erano stati debellati in seguito ad interventi mirati. "Per quanto riguarda i topi non si tratta solo del caso già evidenziato a Porta Fano - si legge tra i vari messaggi - perché basta osservare cosa succede nei pressi di piazza Dante e ridosso del palazzo degli uffici comunali". Ma non c’è solo caso topi, ma anche quello dei piccioni. A centinaia erano stati catturati, ma non abbattuti per essere immessi in apposite voliere. Si erano riprodotti a dismisura imbrattando marciapiedi ed anfratti. Intaccando soffitte abbandonate e il sottotetto di San Filippo. "Il piccione può diventare in verità un terribile infestante, tramite gli escrementi, pericoloso anche per l’uomo. Attenzione perché il fenomeno sta riprendendo e le zone a maggior rischio sono le stesse di due, tre anni fa: basta osservare ciò che accade nella chiesa di San Francesco o nel palazzo ducale della Corta Alta".  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico