Pesaro, investiti due milioni di euro per le tecniche contro l'infertilità

I nuovi locali di Fiosiopatologia della riproduzione
PESARO - Una speranza e un aiuto per quelle coppie che incontrano difficoltà a concepire figli. Nasce a Marche Nord, nel presidio ospedaliero di Muraglia di Pesaro, il...

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PESARO - Una speranza e un aiuto per quelle coppie che incontrano difficoltà a concepire figli. Nasce a Marche Nord, nel presidio ospedaliero di Muraglia di Pesaro, il servizio di Fisiopatologia della riproduzione, ovvero la procreazione medicalmente assistita. E’ la prima struttura specializzata di terzo livello nella Regione Marche. La mente e il cuore della nuova unità complessa è Alberto Marabini, direttore dell’unità operativa e dell’interno dipartimento Materno infantile dell’azienda ospedaliera.


Il reparto nato per offrire soluzioni alle coppie che desiderano un figlio, risolvendo il problema della sterilità, era atteso a Pesaro da ben 11 anni. Esisteva già una struttura per la procreazione assistita di secondo livello agli Ospedali Riuniti di Ancona, ha ricordato il governatore delle Marche Ceriscioli all'inaugurazione, ma con differenti tecniche che nel nuovo reparto sono all’avanguardia. Tecniche per la valutazione dei disturbi nella produzione di gameti e nelle fasi di fecondazione, impianto e gestazione, con interventi personalizzati per la risoluzione del problema di sterilità, dando risposte anche a quelle donne che vogliono mettere al sicuro i propri ovuli o diventare donatrici.


L'investimento complessivo è di 2 milioni 654 mila euro, di cui 2 destinati alle attrezzature sanitarie e ai sistemi informativi con l'implementazione di alta tecnologia impiantistica e per la manipolazione e la coltura embrionaria. Il professor Marabini è orgoglioso del servizio finalmente realizzato: «Ogni coppia che arriva nella struttura ci chiede aiuto e porta con sé un proprio personale dolore intimo, fonte di incertezza e angoscia. Finalmente possiamo dare risposte adeguate e risolutive. Uniamo l’umanità alla tecnologia e alla ricerca sulle cause di infertilità e sulle cure, andando a intervenire anche su quel 50 per cento di infertilità legata all’uomo». Il servizio, che conta tre stanze di degenza per 6 posti letto di day surgery, sarà avviato definitivamente entro novembre 2016.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico