Legato a un palo e poi malmenato: spedizione punitiva a Fermignano per un debito

Legato a un palo e poi malmenato: spedizione punitiva a Fermignano per un debito
FERMIGNANO  - Lo hanno picchiato e poi legato a un palo lasciandolo solo, nel silenzio della zona industriale. Una sorta di lezione, di punizione, inferta a chi non aveva...

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FERMIGNANO  - Lo hanno picchiato e poi legato a un palo lasciandolo solo, nel silenzio della zona industriale. Una sorta di lezione, di punizione, inferta a chi non aveva rispettato le regole. L’episodio, per certi versi crudele, è accaduto nella notte tra martedì e mercoledì nella zona industriale laniera. Vittima un operaio extracomunitario residente nella cittadina metaurense, di 31 anni, che lavora alle dipendenza di un’azienda del posto. 

 

La denuncia


Secondo il suo racconto nel gelo della notte è stato immobilizzato e poi legato a un palo con del nastro adesivo. In quelle condizioni di forte inferiorità è stato picchiato come dimostrano le ferite da lui riportate. Non è chiaro di quanti elementi fosse composto il commando che ha agito l’altra notte perché sulla vicenda vige il più stretto riserbo da parte dei carabinieri ai quali il 31enne, di nazionalità albanese si è rivolto, raccontando i fatti e sporgendo denuncia contro gli aggressori. 


Le motivazioni


Alla base della spedizione punitiva di sarebbe un debito non saldato nonostante le ripetute richieste dei o del creditore. Stando a quanto trapelato la vittima, sotto choc è stata individuata in via Milano, ancora con brandelli di nastro adesivo sulle braccia e sulle gambe e con ferite sanguinanti. Il 31enne sarebbe infatti riuscito a strappare l’adesivo fino a liberarsi dirigendosi poi verso il centro di Fermignano percorrendo a piedi la strada che dalla zona industriale raggiunge, attraverso strade secondarie, via Milano. Di certo è stato, aperto un fascicolo d’indagine che è stata affidata ai carabinieri che, a breve, potrebbero stringere il cerchio sui responsabili. 


Lo choc


La vicenda ha impressionato fortemente i fermignanesi anche per le inusuali modalità di azione. Nella giornata dell’Immacolata parlavano no tutti. Ricordiamo che sempre Fermignano, i primi giorni di novembre, è stato teatro di un raid incendiario notturno. Sono andate distrutte tre autovetture ed una quarta, una Mini, danneggiata seriamente nella parte anteriore sinistra. Tutto accadde a distanza di pochi minuti in due diverse zone: nella frazione Calpino, in un parcheggio occasionale in via Kennedy, e nel centro urbano, in via Della Robbia, a bordo strada accanto alle cassette delle lettere di un palazzo condominiale. Le circostanze degli incendi, in rapida successione ed estremamente violenti, esclusero l’autocombustione e ne dimostrarono l’origine dolosa da inquadrare in dissidi privati per futili motivi. Per ora si escludono relazioni tra questi ultimi accadimenti e l’aggressione violenta ai danni del trentunenne.

 

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Corriere Adriatico