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FANO - Altre dieci telecamere nel sistema della video-sorveglianza contro l’abbandono dei rifiuti a Fano. «Saranno installate agli inizi del prossimo anno, tra febbraio e marzo», ha detto ieri l’assessore comunale Barbara Brunori, presentando l’intervento. Il luogo prescelto per l’annuncio: l’isola ecologica nel parcheggio per i camper, in via Kennedy, dove gli episodi di inciviltà risultano piuttosto frequenti.
L’area sarà quindi controllata da una delle nuove dieci telecamere, le altre sono previste in via Cappellini, nella zona fra Torrette e Ponte Sasso, in via Vittime di Nassiriya a Ponte Murello di Fano, in via comunale di Croce Levata a Carrara, in via XXII Strada a Bellocchi, in strada nazionale Adriatica Sud e in via Motta a Ponte Sasso, in via Moro, in via Sauro, e in strada comunale delle Cerquette a Carignano.
Queste dieci telecamere si sommeranno alle 50 già attive (su un totale di circa 300 isole ecologiche) e saranno ulteriori presidi per gli ispettori ambientali di Aset spa coordinati da Mauro Serra, che hanno effettuato 2.871 interventi dal gennaio al settembre scorsi.
Da parte degli ispettori Aset molta attenzione anche sul corretto utilizzo delle compostiere domestiche, usate per produrre una sorta di fertilizzante (compost) dagli scarti della cucina oppure dagli sfalci del verde. In questo caso quattro sanzioni su 671 controlli. «Si conferma che l’uso delle compostiere è virtuoso, quindi stiamo verificando se sia possibile spostare su altri tipi di accertamenti parte di questa attività di controllo», ha aggiunto l’assessore Brunori, specificando che gli ispettori di Aset spa vigilano sulla corretta gestione dei rifiuti «nell’arco delle 24 ore, anche nei giorni festivi», organizzando servizi di pattuglia oppure ricorrendo appunto alle telecamere. «Negli anni – ha proseguito – questa attività ha prodotto un evidente miglioramento, comprese alcune situazioni che risultavano critiche».
Al sopralluogo di ieri hanno inoltre partecipato l’assessore Sara Cucchiarini («Fano è un’eccellenza nel controllo ambientale»), Matteo Bartoloni ed Elisabetta Laici di Aset spa («Il rifiuto deve essere considerato una risorsa da recuperare, non qualcosa da buttare in giro») e il vice ispettore Roberto Mango, servizio ambiente della polizia locale, che ha rimarcato «la proficua sinergia con l’azienda dei servizi».
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Corriere Adriatico