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FANO - Il comitato Tutela salute e ambiente torna a protestare per le emissioni della Profilglass a Bellocchi, lamentando che «permane un’obiettiva condizione di invivibilità nelle abitazioni» prossime allo stabilimento. Ma questa volta dalle parole passa ai fatti o, meglio, all’iniziativa legale.
L’associazione presieduta da Loris Girolimetti, nata per tutelare i residenti che da anni soffrono la convivenza con l’industria leader mondiale nella lavorazione dell'alluminio, ora rivendica i danni economici subiti, misurandoli nella perdita di valore delle abitazioni della zona.
Gli avvocati hanno accompagnato la richiesta con perizie tecniche riferite a ciascun immobile misurando l’indennizzo nel costo per la sua ricostruzione in un altro luogo secondo la stessa tipologia edilizia e le caratteristiche commerciali e di dimensione attuali. I lotti rientrano nella zona urbanistica B2.2 del Prg: il terreno edificabile è stato stimato in 237,6 euro al metro quadrato mentre la superficie da costruire in 1.500 euro a metro quadrato.
Si assume, in sostanza, che quelle case non hanno più mercato a causa della vicinanza della Profilglass e delle relative controindicazioni. «Considerato che gli immobili dei nostri assistiti - scrivono gli avvocati Maione e Bartolucci all’azienda -, stante la loro totale inutilizzabilità, hanno perso interamente il proprio valore economico, il danno patrimoniale che siete chiamati a risarcire viene parametrato ai costi necessari per la ricostruzione di un immobile aventi uguali caratteristiche».
Nel caso di una risposta della Profilglass assente o negativa, il comitato intende procedere con un’azione giudiziale collettiva presso il Tribunale di Pesaro.
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Corriere Adriatico