Fano, tessere del mosaico prese come souvenir: arrivano telecamere

Il mosaico della pantera
FANO - I reperti archeologici esposti sotto la loggia del palazzo malatestiano sono certamente quelli più esposti alle intenzioni dei vandali e di quei furbetti che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FANO - I reperti archeologici esposti sotto la loggia del palazzo malatestiano sono certamente quelli più esposti alle intenzioni dei vandali e di quei furbetti che intendendo portarsi a casa un souvenir del tutto particolare della città di Fano, staccano una tessera del mosaico della pantera. A testimoniare “l’interesse” suscitato nei visitatori del museo da questa bella testimonianza dell’epoca romana, le decine di tessere smosse in una parte di essa. Una manomissione che rischiava di creare gravi danni all’intera struttura.

L’Amministrazione comunale, sollecitata anche dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici ha deciso quindi di correre ai ripari: nel bandire una gara di appalto per l’adeguamento alle normative vigenti dell’impianto elettrico ha inserito anche la realizzazione di un impianto di video sorveglianza per un importo di 21.000 euro. Dieci sono stati gli operatori economici locali oggetto di una ricerca di mercato, tra i quali ha prevalso la ditta Dago Elettronica, presentando l’offerta più conveniente, per un importo contrattuale di 12.757,58 euro. Fu scoperto nel 1952, durante l’esecuzione dei lavori per la realizzazione del nuovo edificio. Staccato e restaurato, il mosaico è stato ricomposto nel sottoportico del museo civico. L’emblema è circondato da una serie di figure geometriche di grande complessità e spirito creativo. Accanto al mosaico della pantera fu rinvenuto un altro mosaico con l’emblema centrale raffigurante un cavallino. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico